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Di Canio critico sulla Serie A: “Siamo tornati indietro di 30 anni”

di Marta Salmoiraghi

L’ex attaccante biancoceleste Paolo Di Canio ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Fanpage.it in cui ha offerto una riflessione critica sullo stato del calcio italiano, concentrandosi sul modo in cui viene raccontata e comunicata la Serie A. Tra analisi e provocazioni, Di Canio ha toccato anche il tema delle narrazioni mediatiche su allenatori e squadre, citando come esempio il lavoro di Maurizio Sarri alla Lazio.

Secondo Di Canio, spesso i media si accorgono dei problemi solo quando la situazione è ormai esplosa:
«In Italia, se ascolti i commenti, tutti sono forti, tutti bravi. Quando diventano cattivi e brutti come la Fiorentina? Solo quando ormai tutti gli sono saltati addosso. Nessuno vede mai le avvisaglie prima. Qualche anno fa avevamo fatto la rivoluzione: tutti d’accordo, “Basta, il calcio deve guardare in avanti”. E invece cosa stiamo esaltando oggi? La difesa più forte d’Europa di Gasperini, i clean sheet di Sarri. Siamo tornati indietro di 30 anni, bisogna far pace col cervello».


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