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De Zerbi: "Italia ai Mondiali? Spero di si, sarei contento per Gattuso e Buffon"

di Giuseppe Giannone

Intervistato da "Sportitalia", Roberto De Zerbi, tecnico del Marsiglia, parla anche della possibile partecipazione della nostra nazionale al Mondiale, in programma in estate: "L'Italia al Mondiale? Spero di sì, sarebbe pesante, sarebbero tante generazioni che non vedono l’Italia al Mondiale. Io sarei contento per Gattuso e Buffon.

Non è facile, non è il miglior periodo per la Nazionale italiana, ci sono tanti buonissimi giocatori, ma non ci sono più i campioni degli anni 2000“.

Miglior De Zerbi di sempre?”Quando allenavo a Brighton, in Europa League c’era lo stato infuocato. Ho detto ai miei collaboratori che volevo venire qui. Sono pazzi come me! Quando mi ha chiamato Benatia mi si è accesa la luce e non ho ascoltato nessuno. Sapevo tutte le difficoltà, ma quando è così mi esprimo al meglio. Al 100% sono me stesso: mi sento più completo rispetto al passato e riesco a gestire tutto meglio. Poi siamo giudicati a seconda dei risultati. Pareggio nei minuti di recupero all’ultima giornata? Non ho smaltito ancora la sconfitta con l’Atalanta”.

Hojbjerg-Juventus? “E’ un mio fedelissimo. Vice-capitano, è il giocatore con più personalità e carisma. Non credo si muova”.

Io in Arabia? “C’è tempo per tutto. Non critico quelli che lo fanno, dietro le decisioni ci sono dei motivi. Spero di rimanere tanti anni a Marsiglia, lì il calcio sta crescendo. Il campionato italiano lo seguo sempre, magari in futuro… Speriamo di andare al Mondiale, sarei contento per Gattuso e Buffon”.

“Raspadori è uno di quelli su cui ho investito molto, l’ho fatto capitano a 18 anni. E’ un testardo per imporsi ovunque, è stato decisivo per gli Scudetti del Napoli. A Madrid ha avuto un’occasione importante. Aubameyang? Campionissimo. Del livello di Benzema, Higuain, Lewandowski. Ha raccolto di meno di quello che avrebbe potuto fare. Mercato di gennaio? Abbiamo alcuni infortunati, perdiamo due giocatori per la Coppa d’Africa. Vediamo”.

Poco prima della fine della puntata l’allenatore ha stilato un 4-2-3-1 particolare tra i migliori allenati nella sua carriera.


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