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De Paola a TMW Radio: "Giusto non espellere Douglas Luiz, una frangia dei tifosi della Juve vuole la sconfitta"

di Rosa Doro

Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:

C’è un problema arbitri in Serie A?
“Le dichiarazioni di Rocchi sono clamorose, non ha dato dichiarazioni. Per me l’arbitro ha fatto bene a non espellere Douglas Luiz, l’impressione è che dia un colpettino a Patric come succede sempre in questi duelli. Vuoi ammonirlo perché è stato un gesto stupido? Va bene, ma il rosso non esiste. Adesso in area di rigore è tutto un pestone, basta con queste buffonate e questi mezzi rigori assurdi. In Europa non li danno questi rigori, qual è l’imprudenza se cerchi di prendere il pallone? Perché dobbiamo punire un difensore che va a cercare il pallone? Spesso è l’attaccante che cerca il contatto, gli attaccanti non vanno sul pallone per gestirlo, ma solamente per raggiungere lo scopo di subire un pestone. Tutti questi rigori sono rivedibili, vorrei vedere in campo una valutazione sull’intensità da parte dell’arbitro in campo. Non tutti gli interventi in area sono rigori. Se fai un rallenty di ogni azione sembrano tutti rigori. Ci vuole buon senso e capire che l’arbitro deve avere la possibilità di valutare l’intensità di un contatto. Il VAR li deresponsabilizza”.

Bisogna cambiare la gestione del VAR?
“Sono sempre stato contrario all’esagerazione del VAR. Io metto al primo posto la valutazione dell’intensità del contatto. Tutti questi mezzi falli sono tutti opinabili e bisognerebbe sempre lasciare la valutazione di questi contatti all’arbitro in campo. Al contrario di quanto dice Rocchi mi fiderei dell’arbitrarietà delle scelte. C’è poco da ribellarsi ad esempio sul fuorigioco dell’Udinese col Milan, è un punto geografico e questa è una certezza, così come la goal Line technology”.

Juventus non scintillante con la Lazio. Cosa ha lasciato questa partita?
“C’è una frangia di tifosi anche allo Stadium che aspettano la sconfitta o il pareggio deludente. È una cosa che non sta né in cielo né in terra. Non si può sperare in un passo falso per confermare le proprie teorie contro Giuntoli e contro Thiago Motta. La Juve è prima in Champions e terza in campionato, sta facendo un campionato assolutamente in linea. Quello che si nega è la differenza di approccio rispetto al passato. Può essere deludente non segnare contro una squadra in dieci, ma vedo sempre la Juve con il controllo del gioco. Prima a Torino venivano a dominare anche il Genoa o il Sassuolo, non vedere questo cambiamento è un problema. Concordo che non sia stata una grande prova con la Lazio, ma ha avuto un controllo di gioco totale contro una squadra che ha un’idea di gioco chiara. La Juventus ha sempre sofferto contro la Lazio, è sempre andata in difficoltà. Anche in 11 contro 11 la Juve non mi è dispiaciuta. Questa Juventus non prende mai gol, ma prova sempre a segnare e attaccare”.

Cosa lascia al Milan la vittoria con l’Udinese?
“Una vittoria ti dà sempre benzina, specialmente se ottenuta in dieci. Il Milan appena ha subito l’espulsione ha avuto una reazione, ho visto una squadra che ha addirittura cercato il raddoppio anche in inferiorità. Non è una squadra a cui mancano i numeri, c’è stata una lezione di spogliatoio di Fonseca nel tenere fuori Leao e far entrare dalla panchina Tomori ed Abraham. È una vittoria importante soprattutto per l’allenatore viste le sue scelte”.


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