.

Cobolli Gigli: “Alla Juventus serve continuità con Spalletti. Ritorno di Agnelli? Da escludere"

di Marta Salmoiraghi

Ospite a Radio Bianconera durante la trasmissione Fuori di Juve, l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli ha espresso un’analisi molto critica della situazione in casa Juventus. Le sue dichiarazioni: 

Sul termine della squalifica di Andrea Agnelli:
“Conosco Andrea da quando era bambino. Personalmente credo che la sua avventura alla Juve debba considerarsi conclusa: i ritorni sono sempre complicati. Ora il deus ex machina è Elkann, che ha scelto Comolli. A vederlo sembra un sergente maggiore: poco comunicativo ma determinato. Spero stia studiando l’italiano per potersi esprimere nelle conferenze. In società l’unica figura davvero apprezzabile è Chiellini, che sta facendo un lavoro enorme per aiutare tutti i nuovi arrivati.”

Sul tema degli algoritmi introdotti da Comolli ha aggiunto:
“Non ho capito quel discorso. Se lo ha spiegato a Elkann, lo avrà capito lui e basta. Lo sport è fatto di sudore e corsa, ha poco a che vedere con gli algoritmi. Per uno sportivo come me è difficile comprenderlo.”

Sul cambio in panchina, da Tudor a Spalletti:
“Mi dispiace per Tudor, ha fatto del suo meglio e ha riportato la Juve in Champions. Probabilmente non aveva trovato sintonia con il nuovo management. Spalletti è un allenatore esperto, ma resta pesante ciò che è accaduto con la Nazionale. Spero che, ritrovato equilibrio, agisca con un approccio meno imperativo. Le voci su un possibile ritorno di Conte? Assurde. Bisogna dare fiducia a Spalletti.”

Sulla sfida contro la Fiorentina:
“Difficile dire chi schiererà. Ci sono stati problemi con alcuni acquisti di Giuntoli, ma se Spalletti ha trovato la posizione giusta per Koopmeiners, almeno si recupera un investimento importante.”

Infine, sul rinvio a giudizio di De Laurentiis e del Napoli per presunte plusvalenze fittizie:
“Se ci sono le motivazioni per incriminarlo, è giusto andare avanti. Ha ottimi avvocati e una grande dialettica, vedremo come ne uscirà. Ma fino a oggi, l’unica a pagare è stata la Juventus.”


Altre notizie
PUBBLICITÀ