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Cobolli Gigli a RBN: "Andrea Agnelli è stato vittima di un'eccessiva brama di potere. Thiago Motta? Ha poco tempo per ottenere grandi risultati"

di Marta Salmoiraghi

Giovanni Cobolli Gigli, ex Presidente della Juventus, ha parlato ai microfoni di Radio Bianconera durante la trasmissione 'Cose di Calcio' raccontando il suo passato nel club bianconero e analizzando il futuro della Juve. 

Ecco le sue dichiarazioni: "Sono approdato alla Juventus in un periodo turbolento, ma siamo riusciti a superarlo in modo onorevole. I giocatori rimasti hanno dato il massimo, riportando la squadra in Serie A, anche sacrificandone alcuni per esigenze di bilancio. Abbiamo vissuto due ottime stagioni in Serie A con Ranieri e vinto due Coppe dei Campioni. Successivamente, la mia esperienza come presidente è terminata, ma ho continuato a sostenere la squadra da tifoso."

SU AGNELLI - "Agnelli è stato vittima di un'eccessiva brama di potere, portando la Juve a cumulare 900 milioni di debiti negli anni. Ora, dopo il secondo mandato di Allegri, la società sta cercando di ripartire. La Juve ha una sua dirigenza, ma a parlare spesso del club è l'azionista di maggioranza Exor, il che sembra fuori luogo. C'è un ottimo presidente come Ferrero e un direttore sportivo come Giuntoli che sta facendo un ottimo lavoro, insieme a un allenatore che ha dimostrato il suo valore sia come giocatore che come tecnico."

I SUOI ERRORI - "Ritengo che Andrea Agnelli sia stato mal consigliato in passato, quando ha deciso di ingaggiare Ronaldo e di lasciar andare Marotta. Sebbene Cristiano Ronaldo sia un giocatore straordinario, non ha portato i risultati attesi e ha persino scompaginato un po' la squadra, essendo un grande protagonista separato dagli altri giocatori. Dopo l'uscita di Marotta, i collaboratori di Agnelli non sono stati all'altezza di gestire le grandi responsabilità della Juventus, creando una situazione di tensione che ha portato a un continuo peggioramento dei conti. L'idea della Superlega è nata da esigenze economiche, ma l'errore di Agnelli è stato di presentarla all'improvviso, senza preparare adeguatamente il terreno, scatenando reazioni a livello europeo dovute anche alla natura elitaria di quel progetto, che non teneva conto della necessità di permettere anche alle squadre più piccole di competere, se ben amministrate."

LA JUVE DI OGGI - "Mi sembra che Thiago Motta abbia poco tempo a disposizione, come dimostrano le scelte di mercato fatte, sebbene siano del tutto comprensibili. C'è una forte urgenza di ottenere risultati, altrimenti avrebbero puntato sui giovani per costruire la squadra. Personalmente, sarei stato incuriosito nel vedere cosa sarebbe successo se avessero scommesso tutto sulla cantera. Tuttavia, in questo momento, i giovani talenti della Juventus vengono utilizzati come merce di scambio per acquistare giocatori già pronti, al fine di vincere il campionato già dalla prossima stagione."


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