.

Casini: "Il calcio non esige ristori, chiediamo un pagamento ragionevole delle tasse"

di Niccolò Anfosso

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, si esprime ai microfoni del Corriere della Sera sul tema della rateizzazione: "Il calcio non esige ristori, questo concetto deve essere chiaro. Chiediamo che il settore continui a pagare le tasse nel modo più ragionevole possibile, nell’interesse dello Stato. Serve una soluzione a beneficio di tutti, non solo dello sport, per definire nel minor tempo possibile con l’Agenzia delle entrate un piano di rateizzazione. La richiesta di rateizzazione non è nuova e accompagna da mesi la sola vera misura che lo Stato ha adottato nei confronti di tutto lo sport dopo la pandemia, ossia la sospensione dei tributi. A un anno di distanza si chiede di versare in unica soluzione 11 mesi di imposte: è poco logico e incoerente con la misura stessa, pensata per recuperare liquidità. Nessuno oggi è inadempiente e tutti vogliono pagare. Forse l’opinione pubblica sarà condizionata dal caso Juve, ma sarebbe bello si ricordasse che il calcio — con il gettito fiscale, che tutte le società vogliono assicurare — sostiene lo sport in Italia. La rateizzazione nulla ha a che vedere con i problemi strutturali del sistema. Non è ragionevole esser sanzionati per voler pagare a rate le imposte sospese dallo Stato. Se così sarà, le società pagheranno con le stesse sanzioni previste per i contribuenti inadempienti, ma i problemi delle tempistiche amministrative e delle sanzioni penali e sportive medio tempore vanno risolti".


Altre notizie
PUBBLICITÀ