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Carlo Nesti s'interroga: "Più facile valutare un club o una Nazionale?"

di Niccolò Anfosso

Carlo Nesti, nel suo consueto appuntamento su TMW, si pone l'interrogativo delle valutazioni. "L’avvicinamento ai 40 anni della vittoria nel Mundial di Spagna 1982 suggerisce un quesito: più facile valutare un club o una Nazionale? Sicuramente un club, perché i campionati durano almeno 10 mesi, e, sommati alle Coppe europee, consentono di applicare parametri di rendimento attendibili. Per fotografare una Nazionale, e più in generale, il momento storico di un paese, si tende ad adottare il risultato in un Mondiale, o in Europeo, al di là del ranking Fifa. In verità, chi vince è il più forte in quel mese, così come lo fu l’Italia nel 1982, 2006, e 2021. Ben più delicata è sempre la gestione del “dopo”: pensate all’eliminazione dall’Europeo 1984, al disastro nel Mondiale 2010, e all’eliminazione dal Mondiale 2022. Il giudizio, spesso, dovrebbe scaturire dalla media fra il Mondiale/Europeo, e il periodo seguente, come vale per l’Italia di oggi di Mancini: né fenomeni, né brocchi.