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Carlo Nesti: "Dalla Juventus orizzontale alla Juventus verticale"

di Rosa Doro

Dal suo sito ufficiale, Carlo Nesti ha parlato della Juventus dopo il pareggio di Bergamo: "Cosa hanno in comune le 3 partite più spettacolari della Juventus, e cioè Lipsia, Manchester City e Atalanta? La squadra bergamasca, proprio come tedeschi e inglesi, pratica un calcio "europeo". Difesa e pressione alte, con il vantaggio di assumere l'iniziativa, ma anche con il rischio di concedere spazi. La formazione bianconera, in questi contesti, che si trovano molto più nelle Coppe continentali, che non in Serie A, si esalta. Ieri, il modulo tattico è stato, in fase di possesso, il 4-2-4, ma in fase di non possesso, il 4-6-0. Per la prima volta, è stata decisiva l'assenza di una punta, perché l'arretramento di Koopmeiners e McKennie, sulla linea dei centrocampisti, ha incrementato la fase di copertura. Al momento di sfruttare i varchi, poi, sono state spesso micidiali le ripartenze di uomini adatti alla profondità: McKennie, Kalulu (protagonisti dell'azione del gol), Yildiz, Gonzalez e Thuram. Insomma: dalla Juventus orizzontale, alla Juventus verticale".


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