Carlo Conti: "A Firenze come a Roma, la Juve è sempre la squadra da battere"
Carlo Conti, conduttore della Rai e grande tifoso della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport. Ecco le sue parole riprese da Firenzeviola: "Simeone a chi è 'Tale e Quale'? Il sogno è che diventi l'erede naturale di Batistuta, ed è l'augurio visto quello che lui ha rappresentato per Firenze. Il Cholito deve crescere e avere quella malignità da area di rigore imparando dai grandi numeri 9 che hanno vestito la maglia viola. Adesso è un pulcino che è da poco uscito dal guscio e che deve diventare un gallo in quel pollaio. La mia vita? Sto attraversando gli anni migliori, non ho nulla di meglio da chiedere. Ho anche un meraviglioso figlio ovviamente dal cuore viola... Cosa mi manca degli anni '80? Uno Scudetto: eravamo pari con un'altra squadra all'ultima giornata e poi... Non lo voglio ricordare (ride, ndr). I fuoriclasse? Mi sono sempre piaciuti quelli che hanno legato il proprio cuore a una squadra, come Antognoni, Totti, Del Piero, Maldini... Baggio e la sciarpa? Quando la raccolse dimostrò quanto aveva sofferto il passaggio dalla Fiorentina alla Juve. Gara di sabato? Sarò a fare il giudice dello Zecchino d'Oro ma mi terrò davanti un Ipad con la partita. C'è sempre tanta tensione quando arrivano i bianconeri, perché a Firenze è la partita dell'anno per la rivalità che parte da lontano. Vivendo spesso a Roma, però, mi sono accorto che i giallorossi la sentono molto, forse perché i bianconeri sono un po' sempre la squadra da battere. Cosa mi auguro per il nuovo anno? Vorrei che la Fiorentina vincesse la Coppa Italia, perché tanto il campionato è impossibile. Sarebbe bello per festeggiare nel modo migliore i cinquant'anni dall’ultimo Scudetto. E la vinceremmo oltretutto con indosso la maglia con i pantaloni neri, come nel ‘69".