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Caressa: "Caso scommesse, questa volta è una caccia alle streghe"

di Niccolò Anfosso
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Fabio Caressa ha parlato a Sky Sport del caso scommesse: "Certamente i ragazzi, per le intercettazioni che si leggono e bisogna chiedersi perché escano certe intercettazioni se non è stato commesso un reato, non fanno una bella figura - ha ammesso -. Abbiamo letto delle cose che danno fastidio, soprattutto di Fagioli. Però questi ragazzi hanno già pagato per queste cose che sono uscite, sono andati a fare dei percorsi di recupero, hanno sbagliato, hanno pagato e hanno chiesto scusa. Già ritrovarsi sui giornali per queste cose non è giusto.

Da quello che si è capito, questi si facevano una stanza online dove giocavano a poker tra di loro: i soldi passano di mano tra di loro. Poi uno rimane senza soldi e va a fare quelle brutte operazioni. Ma perché lo facevano sui siti illegali? Perché sul sito legale ti devi iscrivere con una carta d’identità e poi devi inserire dei limiti di spesa. Queste sono cose che non ho letto. Sul poker non si scommette. Sbagliavano, giocando cifre immorali, ma mi è sembrata questa volta un po’ una caccia alle streghe. E secondo me non si può giocare così con la vita delle persone".


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