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Capuano: "Conte rimpianto di Milan e Juventus. Motta deve accendere un cero in chiesa ad Allegri..."

di Rosa Doro

Sulle pagine di Panaroma, Giovanni Capuano parla di Antonio Conte come grande rimpianto di Milan e Juventus: "Il primo quarto del campionato, che si è consumato nell'unico turno infrasettimanale della stagione, consente di trarre alcune conclusioni soprattutto nella parte alta della classifica. La prima e fondamentale è che nel torneo dei cantieri aperti c'è un capomastro più bravo di tutti gli altri e risponde al nome di Antonio Conte. Giocano male? Non è vero e, comunque, poco conta. Contano i punti che sono tanti e preziosi anche perché talvolta conquistati oltre i meriti della singola partita. I punti contano, ovviamente, anche per gli altri. Sono troppo pochi quelli di Thiago Motta che deve accendere un cero in chiesa a Massimiliano Allegri; solo l'odio di larga parte della tifoseria bianconera e della quasi totalità dei commentatori 'neutri', se esistono davvero, gli consente di continuare a vivere una luna di miele non giustificata dai numeri. Non è un problema di confronti con il recente passato, è un tema di ambizioni correlate agli investimenti. La prima Juventus di Thiago Motta (e la seconda di Giuntoli) sta sottoperfomando con qualche segnale preoccupante. Ad esempio, non è possibile che l'assenza, pure pesantissima, del solo Bremer basti a giustificare una fase difensiva finita in pezzi non appena a TM è stato chiesto di alzare i ritmi per evitare lo stucchevole possesso palla orizzontale di settembre. Manca equilibrio, tranne che nei giudizi di chi è contento così, a 7 punti dalla vetta a fine ottobre. Anche i 14 punti con l'asterisco di Fonseca sono pochi ma qui la domanda è semplice: ha senso immaginare uno strappo a novembre abortendo il suo progetto tecnico? La classifica suggerisce di sì, i precedenti no2. 


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