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Capezzone difende Agnelli: "Se intercettazioni riguardano altri, Commissione parlamentare dovrebbe scusarsi. Troppa voglia di giustizialismo e sensazionalismo"

di Redazione TuttoJuve

Daniele Capezzone, deputato Direzione Italia, torna sull'inchiesta Juve-ultrà: "Già all'inizio di questa vicenda, mi è capitato di dire che sia gli organi di giustizia sportiva sia alcuni organismi parlamentari rischiavano seriamente di farsi abbagliare dal sensazionalismo e dalla ricerca di titoli sui giornali. Non conosco Andrea Agnelli, non sono tifoso, non sono parte in causa. Ma osservo che se le intercettazioni pubblicamente attribuite ad Agnelli riguardassero in realtà altri e non lui (come si legge nei giornali di stamattina), e se poi fossero successive ai provvedimenti restrittivi della libertà personale di tale Dominiello, la Commissione parlamentare dovrebbe scusarsi. Che alcuni capi tifosi non siano distinti signori British, è ovvio. Che molte società abbiano chiuso un occhio, per ragioni evidenti, è pure altrettanto ovvio, anche se sbagliato. Ma da qui a costruire teoremi giustizialisti contro il presidente della Juventus, che peraltro è una società quotata in Borsa, ce ne corre. Sono errori che in Parlamento non dovrebbero essere commessi da nessuno: maggioranza o opposizioni". 

Francesco Cherchi


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