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Caos Fiorentina, Montolivo: "Società assente, servono uomini prima che giocatori"

di Alessandra Stefanelli

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’ex capitano della Fiorentina Riccardo Montolivo ha analizzato senza giri di parole la profonda crisi che sta attraversando la squadra viola, aggravata dall’ennesima sconfitta stagionale contro il Verona che ha inchiodato il club all’ultimo posto in classifica.

“È difficile individuare un singolo che stia deludendo più degli altri – ha spiegato Montolivo – perché in questo momento c’è davvero poco a cui aggrapparsi. La società appare assente: manca una figura forte sopra l’allenatore che possa aiutare la squadra e rimettere ordine”. L’ex centrocampista sottolinea le difficoltà del tecnico, arrivato da poco: “È evidente che sia in grande difficoltà e i giocatori non riescono a venirne fuori”.

Durissima anche l’analisi sugli episodi decisivi: “Il secondo gol preso ieri non si può concedere, c’è stata una grave mancanza dei giocatori. In generale, l’ambiente è ferito: per i fiorentini la Fiorentina è come una figlia che in questo momento li sta tradendo. Continuano ad amarla perché fa parte della famiglia, ma il pessimismo è enorme. In queste condizioni, giocare al Franchi diventa complicatissimo”.

Montolivo punta il dito anche sui leader tecnici: “Penso a Kean e De Gea, i due giocatori con più qualità, che stanno rendendo molto al di sotto delle loro possibilità. Se elementi di questo livello non girano, inevitabilmente trascinano giù anche gli altri. Il primo gol del Verona, per esempio, non si può prendere da un portiere come De Gea”.

Infine, un richiamo all’esperienza personale: “Ho vissuto una situazione simile nel mio ultimo anno a Firenze, non così grave ma comunque pesante. In questi momenti bisogna capire chi è davvero consapevole delle difficoltà e affidarsi a loro, anche se non sono i migliori tecnicamente. Oggi la Fiorentina ha bisogno più di uomini che di giocatori”.


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