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CAMBIASO: "Il mio obiettivo è quello di migliorare ogni giorno. Spalletti? Non lui ho un ottimo rapporto"

di Giuseppe Giannone

Intervenuto ai canali ufficiali della nazionale azzurra, Andrea Cambiaso, duttile esterno della Juventus, parla della sua esperienza con il gruppo Italia: "La nazionale? Come ho fatto ad arrivare qui è una bella domanda non me lo so spiegare neanche io. È stato un percorso bellissimo, mi auguro che sia ancora all’inizio di questo sogno che piano piano sto realizzando. Un mio pregio? La tenacia, la fame che ho avuto sin da piccolo. Ho sempre creduto in me stesso e così sono arrivato fino alla Nazionale.

L'infortunio? Ho sempre pensato che se non mi fossi rotto il ginocchio oggi probabilmente non sarei qui. È stata una mazzata, ero nella fase più importante della mia carriera, stavo facendo molto bene all’Alessandria e si parlava a gennaio dell’interessamento di qualche club di Serie B. Ho dovuto fare i conti prima con la rottura del crociato e poi con il Covid, ma sono stato bravo perché ho sempre tenuto la testa collegata e sono tornato.

La prima chiamata in azzurro? Era il giorno prima di Juventus-Cagliari e il team manager mi ha dato la notizia. Quasi non ci credevo. Ho chiamato subito i miei genitori e mio padre mi ha detto ‘vabbè, andrai lì a fare il porta borracce’. Era contentissimo, ma voleva che rimanessi con i piedi per terra. Questa è una cosa che ho imparato bene da lui.

Spalletti? Con il mister c’è un ottimo rapporto, è un uomo di campo ed è bello avere a che fare con persone che hanno grande passione per questo sport. Lui ci chiede di giocare a pallone, come fa anche Thiago Motta, e di essere sempre disponibili con il compagno: questo lo abbiamo fatto vedere, soprattutto nelle ultime partite.

Il primo gol in azzurro? È stato incredibile, lì per lì non ho esultato tantissimo perché temevo di essere in fuorigioco. Quando dopo il controllo VAR ho visto che l’arbitro indicava il centro del campo è stata un’emozione fortissima.

Il mio obiettivo? L’obiettivo è quello di migliorare ogni giorno. Se tre anni fa mi avessero detto che sarei arrivato alla Juventus e in Nazionale non ci avrei creduto".


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