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Buffon a La Stampa: "Ci manca qualcosa per salire di livello in gare come queste"

di Redazione TuttoJuve

È più difficile parlare che parare, in certe notti, soprattutto se ne hai già attraversate altre, com’è successo a Gigi Buffon: tre finali di Champions con la Juve, tre incubi. Ma, da capitano, non si sottrae. 

Quanto è deluso?  

«Mi girano le scatole, perché era una grande occasione e noi l’abbiamo accarezzata per mezzora». 

Poi cosa è successo?  

«Siamo venuti meno». 

Perché?  

«Non so se per restare al loro livello, ma alla fine siamo un po’ andati fuori giri, fisicamente: fatto sta che il Real ha vinto meritatamente». 

Cosa significa?  

«Che qualcosina ci manca ancora per essere al pari degli altri, in partite come queste». 

Dal campo come l’ha vista?  

«Spesso in partite così si va a folate, 10 minuti te e 10 gli altri, ma poi i minuti loro sono diventati venti o trenta, e allora ho capito che c’era qualcosa d’altro. Dobbiamo salire di livello». 

Sui primi due gol c’è un vostro piede: fato cinico e baro?  

«Vuol dire che queste squadre sono abituate a giocare e vincere, e sono anche fortunate: a loro va sempre bene agli altri sempre male. Un po’ come succede a noi in Italia. Ma va così, quando hai consapevolezza». 

 

La Juve si era illusa?  

«Pensavamo di fare una gara alla pari, invece nel secondo tempo c’è stata una sensazione che lascia un po’ di rammarico e di perplessità. Alla fine, quando una squadra ti schiaccia e tu non riesci a trovare le armi per contrapporti, significa che c’è un peso specifico differente». 

È arrabbiato?  

«Non lo si può neanche essere, saremmo ingenerosi con noi stessi. Certo, mi dispiace aver perso male: perché non è vero che un 4-1 è uguale a un 2-1. Una sconfitta, di misura, ti fa capire che sei a quel livello, ma se sbrachi così male dai una sensazione che noi non ci possiamo permettere. Invece, alla prima difficoltà abbiamo svalvolato». 

Dopo una grande stagione che immagine resta?  

«Il 4-1 è la cosa più stonata della serata». 

Cosa vuol dire ai tifosi?  

«È stato bellissimo vederli, così numerosi, e da capitano il vero rammarico è di non potergli dedicare una Coppa che meriterebbero almeno quanto noi». 

«Vorrei una gara senza rimpianti», aveva detto: ne ha?  

«Uno: potevamo giocare meglio. Altri non ce ne sono, perché il Real ha dimostrato di essere più forte, almeno questa volta». 

Il prossimo anno cosa farà?  

«Ci siamo qualificati per la Champions, e allora ce la giocheremo». 


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