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Brescia Oggi - Pirlo, lezioni a tutto campo ecco il suo "vigneto naturale"

di Redazione TuttoJuve

Brescia Oggi dedica un ampio servizio alla passione, al business, di Andrea Pirlo, al di fuori del calcio. Ecco un breve stralcio dell'articolo:

Il professor Andrea Pirlo dà lezioni a tutto campo. Non solo su quelli di calcio dove è unanimemente considerato da anni il miglior calciatore italiano. Il centrocampista bresciano della Juventus ha molto da insegnare anche quando si parla di vinificazione e quindi tra i vigneti, dove i piedi non si usano da tempo immemore, ma il cervello conta sempre di più e porta a novità davvero rivoluzionarie.
Nel vigneto di famiglia a Flero, nella campagna bresciana, il calciatore campione del mondo pretende che la terra sia viva e vegeta, e soprattutto pullulante di antagonisti. Ma in questo caso si tratta di antagonisti naturali, secondo il primo comandamento dell'agricoltura rispettosa della biodiversità.
PRATUM COLLER, l'azienda vitivinicola di Andrea Pirlo, è la prima in Lombardia a potersi fregiare del marchio «Biodiversity Friend»: l'innovativa certificazione per la tutela della biodiversità introdotta dalla World Biodiversity Association di Verona (Wba), la onlus con fini scientifici e ambientalisti nata al Museo civico di Storia naturale da un team di naturalisti, entomologi, biologi, forestali e zoologi.
Il vigneto di Pirlo ha una bassa resa per ettaro. In compenso, la rinuncia a pesticidi, diserbanti e veleni nocivi ha evitato la consueta strage di erbe spontanee e di insetti, anche di quelli «buoni», come le sempre meno numerose api e coccinelle.
Uve Marzemino, Merlot, Barbera, Sangiovese e Trebbiano di Lugana maturano senza l'ausilio della chimica, sfruttando invece la naturale lotta biologica fra le specie. «Produrre dalla Natura», si legge sul sito della Pratum Coller, «significa rispettare i suoi limiti e non imporle i nostri, conoscerne i ritmi e saperli seguire senza volerli precorrere, custodire la fragilità dell'ambiente e i suoi frutti». Un riassunto perfetto.
A Verona, l'azienda pioniera della certificazione Biodiversity Friend è la «Fondo Prognoi» di Montorio: quattro ettari a vigneto Valpolicella, tre a seminativo, più un frutteto dedicato a varietà particolari, con un impianto di irrigazione azionato da un impianto fotovoltaico. Impatto energetico zero. La titolare Laura Tinazzi, insignita dal Ministero dell'Agricoltura del premio De@ Terra, spiega: «Ho scelto la biodiversità per la mia produzione agricola perché così posso lavorare in sintonia con il mio pensiero. È questo che mi interessa, più di ogni altra forma di business».

 


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