BRAGHIN: "Il divario con le altre squadre si è assottigliato. Il campionato dei complimenti a me non interessa. Alla fine il campo ci dirà cosa avremo ottenuto"
Stefano Braghin ha parlato al sito della Juventus al termine della gara contro l'Inter: "Partite tirate come questa ci dicono che, negli anni, il nostro divario con le squadre italiane si è molto assottigliato. Squadre contro cui negli anni passati riuscivamo ad avere una netta supremazia ora ci mettono in difficoltà e questo vuol dire che molto del vantaggio che avevamo acquisito rispetto alla concorrenza si sta riducendo. Merito senza dubbio del lavoro delle altre squadre, ma ci sono anche frenate ed errori di valutazione da parte nostra, di cui io ovviamente sono il primo responsabile. Perché, se ci hanno recuperato così tanto terreno, significa che abbiamo sbagliato delle qualcosa.
Anche oggi abbiamo avuto molte chance che non abbiamo concretizzato, però con i 'quasi gol' o con il bel gioco senza segnare non si vincono le partite e il campionato dei complimenti è un campionato che a me non interessa. In questo momento è evidente che abbiamo difficoltà a capitalizzare il gioco che produciamo e nel finale spesso veniamo rimontati perché non riusciamo a tenere il risultato: è un segnale di mancanza di equilibrio e questo ci limita. La qualità del gioco è buona, la proposta divertente, ma ora non riusciamo a renderla anche efficace e questo penso sia il nostro limite più grande in questo momento. Ci complica le cose anche il fatto di perdere delle ragazze per infortunio ogni partita, ma questo fa parte delle stagioni, ci sono sempre squadre più fortunate di altre in tal senso.
Iniziamo la seconda fase con la consapevolezza che saranno tutte partite dure e difficili. Dobbiamo assolutamente difendere la posizione in Champions League che è cruciale per il futuro del nostro progetto, visto che la UEFA rappresenta una delle nostre massimi fonti di ricavo. Oggi siamo molto più vicini a Fiorentina, Inter e Milan che non alla Roma, che al momento è una delle squadre più forti d'Europa e siamo stati gli unici a riuscire a batterle due volte, ma questo vuol dire poco, perché se hanno otto punti più di noi significa che sono molto più forti e credo solo loro possano perdere questo scudetto. Sarà comunque nostro dovere provarci fino alla fine, restando concentrate sul nostro vero obiettivo, che è la qualificazione in Champions. Alla fine il campo ci dirà cosa avremo ottenuto".