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Bonucci: "Sarri a Torino nel momento sbagliato, con CR7 non si sopportavano. Mi ispiro a Conte, la Juve dei 9 Scudetti faceva paura..."

di Rosa Doro

Ospite di Sky Sport, Leonardo Bonucci ha parlato del suo passato da giocatore: "L'attaccante più antipatico? Quello contro cui mi sono divertito di più è Suarez che le prende e le dà senza problemi. Il mio incubo che non mi faceva dormire le notti è Zapata, quando dovevo giocare contro di lui erano notti insonni. Quando è arrivato CR7 a Torino dopo quel gol in rovesciata? Aveva fatto quel gol alla Juventus ma io ero al Milan, sono tornato dopo l'arrivo di Cristiano e ha spostato tutto, era stato fatto con l'obiettivo di alzare il livello di una squadra già forte e poi l'obiettivo era vincere la Champions cosa che purtroppo non è riuscita. BBBC? Avevamo grandi giocatori sia dietro a noi che davanti, era una squadra che veramente cambiando due tre giocatori non sentivi la differenza. Poi con Gigi eri anche più tranquillo se sbagliavi qualcosa, c'era Pirlo davanti, Vidal, Marchisio, Khedira, Matuidi, insomma... Quando abbiamo fatto la striscia di 9 scudetti consecutivi sentivi che la squadra avversaria nel tunnel non c'era perché avevano talmente tanta paura e rispetto che la percepivi, poi negli ultimi due anni chi veniva allo Stadium pensava di poter portare a casa qualcosa perché negli ultimi anni la squadra era stata smantellata e chi è arrivato doveva acquisire quello standing da Juventus. In quegli anni in cui è arrivato CR7 si sono incastrate dinamiche diverse, il ciclo di Allegri stava finendo, è arrivato il COVID, Sarri che comunque faceva fatica integrarsi nelle dinamiche della Juve e nella gestione dei campioni che c'erano alla Juventus. Con Cristiano non andavano d'accordo, avevano due visioni del calcio completamente diverse e Cristiano voleva giocare in un certo. In quella stagione con Chiellini che si è fatto male al ginocchio, ho sudato tanto e mi è venuto qualche capello bianco. È stato un insieme di cose. Serve quell'allenatore che sappia gestire il campione, il turnover, quello che ha fatto Max nella prima parte di Juventus. Quando hai meno esperienza e qualità devi sapere dare quelle sicurezze e mi viene l'esempio di Locatelli che con Motta adesso è il giocatore che tutti conoscevamo ma con Allegri ha fatto fatica. Conte ci ha dato delle sicurezze quando venivamo da due settimi posti. Sarri alla Juventus è arrivato nel momento sbagliato, ho avuto tanti confronti con lui, ha cambiato tante cose del suo modo di allenare in quel anno lì ma tutti quei campioni come li fai giocare? A chi ti ispiri come allenatore? Conte come conoscenze tattiche mi ha dato più di tutti e nell'ultima parte della mia carriera Mancini mi ha aperto un modo sui famosi 5 canali con cui giocavamo in nazionale. Poi Allegri nella gestione del campione nel suo primo periodo è sempre stato fortissimo e spero di poter mixare queste caratteristiche". 


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