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Bonucci: "Politica e sport devono restare mondi separati. Questo gruppo sembra un club"

di Edoardo Siddi

Leonardo Bonucci ha parlato, in conferenza stampa, in vista della sfida contro il Liechtenstein: "Il nostro percorso di crescita deve continuare già da questa partita. Giocare per avvicinarmi alle presenze di Facchetti? Non gliel'ho chiesto, ma sono sempre a disposizione. L’avete visto in questi anni: Juve, Milan, Nazionale, ho sempre cercato di essere pronto per qualunque partita". 

Sul gruppo Italia: "Questo gruppo sembra un club e non una selezione: ogni volta che ci ritroviamo, è come se stessimo insieme ogni giorno. Sono ragazzi responsabili, educati, pronti a seguire le indicazioni dell’allenatore, che a sua volta ci ha aiutato molto. Rispetto ad un passato fatto di tanti doppi allenamenti e una sola serata libera, ci aiuta ad essere più sereni e quindi ad apprezzare di più il tempo che viviamo con la Nazionale. Questo consente di creare un gruppo ancora più unito. È uno scambio equo: noi diamo tutto in campo e Mancini ci fa staccare due ore con la testa, quando si può".

Sulla questione Turchia: "Dire che la guerra fa male a tutti è scontato. Ognuno è libero di pensarla come crede, ma per me la politica e lo sport devono restare due mondi separati: lo sport è divertimento, unione, passione. Lo sport è esempio e non è corretto che questi due mondi finiscano per mescolarsi"


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