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Boniek: "Con me Platini 3 volte capocannoniere. Heysel? Costretti a giocare. Non giudico chi alzò la Coppa ma io non c'ero già più"

di Marta Salmoiraghi

Zibi Boniek, ex calciatore della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in cui ha ricordato la Coppa Campioni, Platini e la tragica serata dell'Heysel. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

"Grazie a me Platini ha vinto tre volte la classifica cannonieri. In squadra mi chiamavano 'bello di notte' ma quando segnavo diventavo anche 'bello di giorno'. 

Heysel - "Abbiamo dovuto giocare una partita per consentire la riorganizzazione della sicurezza intorno allo stadio. Non volevamo farlo. In queste situazioni, se vinci sei stato cinico, se perdi non hai rispettato le vittime. L'atmosfera era irreale. Quando la palla usciva, c'erano poliziotti con i cani in campo, una tribuna era crollata. Ma abbiamo giocato tutti e 22 senza alcun accordo, ognuno con i propri sentimenti, cercando di vincere. Quella è una partita di cui nessuno può andare orgoglioso e mi ha lasciato un enorme dolore per la tragica morte di 39 persone, ma anche un grande dispiacere dal punto di vista sportivo perché io volevo vincere, in una gara normale, quella Coppa dei Campioni ed esserne fiero. 

Alzare la Coppa - "Quella fu la mia ultima partita con la Juve, sono andato in aereo privato in Albania per raggiungere la nazionale polacca che stava giocando le qualificazioni per i Mondiali. Non voglio criticare gli altri che alzarono la Coppa, ricordo solo che ho donato tutto il mio sostanzioso premio per la vittoria alle famiglie delle vittime."


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Giovedì 16 gennaio
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