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Biscardi: "Rabiot molto sopravvalutato. Va preso con le molle"

di Giovanni Spinazzola

Maurizio Biscardi, ai microfoni di Radio Sportiva, ha analizzato diversi temi, anche inerenti alla Juve.

SUL MILAN - "Non credo che Paquetà si muoverà a gennaio, ma di fronte a una plusvalenza si potrebbe anche vacillare. Se una società vuole ricostruire, deve ripartire dai giocatori su cui ha puntato, sarebbe un errore secondo me lasciarlo partire. E' un altro Milan rispetto al passato, deve fare a botte con i conti e non può permettersi grandi giocatori. L'errore è stato non confermare Gattuso, mentre Pioli è un pacificatore e potrebbe riuscire a ottenere l'obiettivo prefissato".

SULL'INTER - "Lukaku per ora non è stato travolgente, naviga sulla sufficienza ma bisogna considerare che non è in forma e che deve ambientarsi al gioco dell'Inter. L'avvio di stagione di Icardi è inferiore a quello di Lukaku se parliamo di gol segnati. Sono stati non entusiasmanti entrambi, non vale il raffronto. E poi sono due attaccanti con caratteristiche molto diverse. Su Gabigol pesa il fatto che abbia già sprecato la su chance all'Inter. Non so per colpa di chi, ma il suo attuale stato estatico offre al club l'opportunità di monetizzare una cifra che qualora rifallisse all'Inter non sarebbe più monetizzabile".

SULLA JUVENTUS - "Rabiot è stato molto sopravvalutato: ha un'alta considerazione di se stesso che a volte gli fa perdere di vista l'obiettivo. Non è un bidone ma è un giocatore che va preso con le molle. Alla Juventus chi non ha modestia non ha vita facile".

SUL CAGLIARI - "Olsen sta facendo bene al Cagliari mentre alla Roma faceva belle partite e disastri: ora ha meno pressioni e questo è ottimo per un giocatore che deve rifarsi. Con Cragno si equivale, quando rientrerà giocherà chi sarà più in forma".

SUL NAPOLI - "Milik ha fatto tanto ma l'ha fatto in maniera scostante e ha avuto infortuni nei momenti topici. Ovvio che Icardi attraeva e attrae molto, vendendo Milik forse si potrebbe prendere Icardi senza doverci aggiungere troppi milioni".


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