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Bergomi: "Simoni gentiluomo. Senza polemiche, ha vinto meno di quanto meritava"

di Alessandra Stefanelli

L'ex nerazzurro Beppe Bergomi ha voluto dedicare un ricordo a Gigi Simoni, scomparso oggi all'età di 81 anni, ai microfoni di Radio Sportiva: "Non è retorica definirlo allenatore gentiluomo. Un esempio positivo per tutti. Appena arrivato mi disse che per lui non c'erano differenze. Gli sarò sempre grato, grazie a lui andai a giocare il mio quarto Mondiale, oltre a vincere la Coppa UEFA. Aveva una parola giusta per tutti. Mi è dispiaciuto, e poi lo ha riconosciuto anche Moratti, l'esonero dopo aver vinto la Panchina d'oro. Moratti voleva aiutare la squadra con quel cambio, poi a distanza di anni si rese conto di aver sbagliato. Simoni ci rimase molto male, poi si ricompattò con il presidente. La sua Inter è entrata nel cuore dei tifosi. Senza voler aprire polemiche, ha vinto meno di quanto avrebbe meritato. Coppa UEFA? Tutti ricordano la finale contro la Lazio, ma ci sono state la semifinale con lo Schalke oppure il gol di Ronaldo a Mosca nella neve, è stata una cavalcata incredibile".


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