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Beccantini: "Per la Juve uno 0-2 obeso. Non ho capito la formazione iniziale di Spallettone"

di Redazione TuttoJuve

Roberto Beccantini analizza la vittoria della Juventus all'Arena Garibaldi di Pisa sulle pagine del suo sito internet. Le sue parole: "Oh Dio, Zhegrova l’avremmo messo tutti. «Luscianone», bontà sua, l’ha inserito al 60’. Aveva avuto la «bua». Sin lì, Pisa-Juventus era stata ispida, sporca: la traversa di Moreo e il palo di Tramoni contro il palo di Kelly; Yildiz triplicato ed emarginato, difesa a quattro, Koop riproposto a metà campo (e riecco, subito, «Flopmeiners), «Ollio» Openda a raccogliere le briciole delle pagnotte di Caracciolo; pisani sull’uscio, la bava ai tacchetti .

Insomma: dalle Maldive e dalle Seychelles di Bologna e Roma alle spiagge dello sbarco in Normandia, presidiate in massa e sostenute, qua e là, come certificano i legni, da un congruo fuoco di sbarramento. Tutto un altro film.

Poi, si sa, il calcio è metà arte e metà riffa. Irrompe lo sculettio di Zhegrova (la metà arte) e, al 74’, un cross di McKennie sprigiona la carambola Calabresi-Kalulu (la metà riffa).

Povero Gilardino: ah, se solo avesse un attaccante di fatto e non banalmente di ruolo. Ah. Faticò anche l’Inter, da queste parti. E per un’ora buona. Poi entrò Pio e Lautaro ne fece due, il primo al 69’. I cambi, i cambi. Dopo il kosovaro, Miretti. Protagonista del raddoppio, offerto di suola e dribbling al pugnale di Yildiz (con David amletico e sbirulo pure lì, a porta vuota).

A essere sinceri, non ho capito, di Spallettone, la formazione iniziale. Cambiaso simil Conceiçao, per esempio, mi è sembrato una mano di poker. E lo stesso McKennie era più casino che Casinò. L’aggressività di Aebischer, Angori e Touré aveva creato problemi non lievi, accentuati da un giro-palla lento e sgonfio.

Per 11’, in coda, la cronaca ha preso Louis Thomas Buffon, figlio di Gigi, e lo ha spinto, tra i flash di mamma Alena, dentro la storia di un’ordalia con la squadra che fu di papà. Tu chiamale, se vuoi, generazioni. Certo, rimane il risultato di 0-2: obeso. Ma il calcio, a volte, si innamora degli episodi. E ci va a letto.


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