Avv. Castronovo: "La restituzione dei 15 punti potrebbe esserci mentre sugli stipendi c'è rischio retrocessione"
Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TV Play, l’avvocato Giovanni Castronovo ha parlato delle vicende giudiziarie della Juventus: “Per quanto riguarda la questione dei bilanci e dei danni subiti dagli azionisti, si sa che quando si comprano delle azioni ci sono dei rischi, non sono rischi coperti, non è un rischio calcolato così come altri investimenti, l’investimento azionario è abbastanza volatile. Se la Juventus avesse vinto la Champions il titolo sarebbe invece volato. Non possiamo emettere sentenze prima del processo, intanto bisogna vedere se il bilancio è stato truccato e poi vedere come si può agire in merito alle azioni. Il GUP ha accolto le parti civili perché il danno può esserci stato. Fermo restando che la competenza territoriale può rimettere tutto in gioco”.
L’avv. Castronovo si è poi detto ottimista in merito al ricorso presentato dalla Juventus sui 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze, ammettendo dall’altra parte i rischi legati invece alla vicenda stipendi: "Lo scenario che possiamo paventare e quindi teorizzare è quello legato alle plusvalenze, per il resto siamo in fase embrionale, deve ancora esserci il primo grado e deve ancora iniziare la vicenda penale, per quanto tra parte penale e sportiva ci sia autonomia. Per la questione plusvalenze nella mia ottica è quella dove la Juventus potrebbe difendersi al meglio. Partiamo dal fatto che nell’aprile 2022 c’era stato un procedimento, per riaprirlo servono elementi nuovi, bisogna capire se queste intercettazioni, già acquisite al tempo dalla procura di Torino, siano effettivamente elementi validi. Per me alla fine, da quello che emerge, la restituzione dei 15 punti può esserci. Per la vicenda stipendi invece bisogna vedere come si dipana. La Juventus dice di aver semplicemente messo la voce in un’altra casella, l’accusa invece è di non averle messe falsando il bilancio e il rischio su questo è la retrocessione”.