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Addio Schillaci, Damascelli: "La sua morte ci rende più nostalgici, più deboli e più soli"

di Marco Spadavecchia

"Schillaci diventò eroe per caso. La sua scomparsa assieme a quella di un altro siciliano come Anastasi segna due epiloghi feroci e atroci per la Juventus e per il calcio italiano - le parole di Tony Damascelli intervenuto a Terzo tempo su RBN -. Turi, così come lo chiamava Brera, si trasformò in idolo nell'evento più importante. Nel Mondiale del '90, realizzando sei reti. Schillaci era un uomo dei fatti e quindi dei gol. Il suo essere un giocatore normale diventato straordinario lo rese l'idolo di tutti. Ora lo piangiamo, la sua morte ci rende più nostalgici, più deboli e più soli" le parole del giornalista.


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