Accardi: "L'Atalanta è da titolo. Più che intervenire sul mercato certe società dovrebbero intervenire su se stesse"
Ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'agente Giuseppe Accardi. Ecco le sue parole:
Napoli, Conte insiste nel volere un centrale difensivo. Giusto accontentarlo?
"Per me già così il Napoli è da scudetto. E' ovvio che se accontentano l'allenatore per rafforzargli un reparto già forte, le cose diventano più semplici. Ad oggi è una delle candidate allo scudetto".
Davvero Pellegrini potrebbe essere vicino all'addio?
"La questione è una: oggi noi assistiamo a un calcio che è cambiato. Ci sono allenatori che hanno idee di calcio particolari che vanno al di là del giocatore. Dei giocatori che hanno mostrato di essere di un certo tipo, poi si ritrovano messi da parte senza una spiegazione. Gli allenatori vedono il calcio in un certo modo e hanno uno schema preciso su certi calciatori. E ti ritrovi dall'essere un simbolo a un giocatore complementare. Cosa che non succedeva in passato. Anche perché si cambia tanto gli allenatori in Italia".
Che opinione si è fatto del caso Pellegrini, oggi in panchina alla Roma?
"Non credo che Ranieri accetti delle imposizioni della società. Credo che abbia nella sua testa un'idea di gioco ben chiara e sceglie un giocatore che gli può dare garanzie maggiori come tecnica e qualità".
L'Atalanta oggi è da scudetto?
"Sì, senza ombra di dubbio. Se la può giocare fino alla fine. E' una squadra completa, che ha una filosofia di gioco e mentale. Non dimentichiamoci che la filosofia dell'azienda è quella che ti mette in condizione di crescere e andare avanti. Il Milan per esempio non va bene perché non ha più la filosofia aziendale che aveva Berlusconi. L'Atalanta ha investito su un allenatore, gli ha dato fiducia, ha dato una cultura del lavoro e si vedono i risultati".
A gennaio si apre il mercato invernale: chi farà di più?
"Una squadra che potrebbe intervenire forte sul mercato, anche se molto dipenderà dall'aspetto economico, è il Milan, ma anche la Roma. Ma ribadisco: più che intervenire sul mercato, certe società dovrebbero intervenire su se stesse, trovare l'equilibrio giusto che gli permette di far lavorare bene giocatori e allenatore".
Si aspettava di più da Fonseca o dalla squadra?
"Più dalla società. Fonseca fa quello che può, la squadra probabilmente ha bisogno di trovare certezze, ma la società non aiuta nè Fonseca nè la squadra".