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Abete a "TMW": "La Serie A vuole più consiglieri? Il calcio non è solo quello dei campioni"

di Giuseppe Giannone

Intervistato da "TMW", Giancarlo Abete, presidente della Lnd, si sofferma, tra gli altri temi, sulla richiesta della Serie A di avere più consiglieri in Federazione, in contrasto con la riforma dello statuto voluta dal presidente federale Gravina, che verrà votata il prossimo 4 novembre: "Siamo sereni. Se paragoniamo l'Italia agli altri grandi campionati europei, la rappresentanza dei dilettanti è la più limitata: in Inghilterra valgono il 66,9% in Francia il 63%, in Germania il 53,4%, in Spagna il 43,2%. Sfido chiunque a dire che da noi ci sia un sovradimensionamento: non abbiamo neanche rivendicato più peso. Aspettiamo la proposta finale, dato che il presidente Gravina si è riservato una riflessione dopo l'ultimo consiglio federale: ci auspichiamo che tutti facciano una valutazione di sistema.

La Serie A vuole più consiglieri? Io stesso ho proposto di limitare il diritto d'intesa alle situazioni afferenti i rapporti tra Figc e Serie A. Estenderlo a tutte le leghe creerebbe una situazione kafkiana: in questo modo si riconosce il ruolo della A. Per il resto, con questa proposta i rappresentanti dei dilettanti sarebbero sei e quelli del professionismo otto: sarebbe la più ampia rappresentanza garantita ai professionisti in Europa. Qualche riferimento internazionale dovremo pur considerarlo. Noi teniamo i toni bassi, urlando non si risolvono i problemi. E riteniamo di avere motivazioni di sistema, che valorizzano il nostro mondo: da luglio 2023 abbiamo vissuto una rivoluzione copernicana. Penso, tra le varie, ai contratti di lavoro sportivo: ne abbiamo più di trentamila. Fra A, B e C si arriva a poco più di quattromila, seppure di diverso importo: oggi la D ha anche questa dimensione. Capisco che la visibilità sia diversa, ma abbiamo più di un milione di tesserati, in aumento. Il calcio è pure questo, non solo i campioni”.


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