14 Febbraio 1999: Inizia oggi l'era Ancelotti

L’appuntamento di oggi con la storia bianconera è allo Stadio Garilli di Piacenza. La città emiliana è infatti stata teatro di un importante debutto, quello di Carlo Ancelotti come tecnico della Juventus. Dopo che la prima era di Lippi si era conclusa con le dimissioni del tecnico, servivano una sferzata di aria fresca e di ottimismo all’interno dello spogliatoio e Carletto venne designato dalla triade come il degno successore. Una scelta che venne accolta negativamente dalla tifoseria, anche nel pomeriggio di quel 14 Febbraio. Nella curva della vecchia signora era presente uno striscione raffigurante un maiale mal disegnato, gesto indegno verso l’ex allenatore del Parma, persona da sempre squisita sia con gli addetti ai lavori che con i più semplici supporter. La determinazione del mister nel dare la svolta necessaria era comunque evidente a partire da quel 4-3-1-2 che sarebbe sceso in campo dal primo minuto.
Nel primo tempo, nonostante una buona prova del centrocampo bianconero (Conte, Deschamps, Davids), si faticavano a trovare dei risvolti positivi, con le forze offensive non in grado di dare l’incisività necessaria, Zidane era a larghi tratti sottotono ed il tandem Esnaider – Henry non riuscì ancora una volta a mettere in mostra le proprie qualità. Nemmeno in difesa le cose sembravano andare alla grande con Montero e Iuliano poco sicuri in tutte le azioni di gioco, compreso un rischiato rigore dal povero Mark per fallo su Simone Inzaghi. A pochi minuti le occasioni sembrano finalmente arrivare con il palo colpito da Zidane direttamente da calcio di punizione e nei minuti di recupero con il primo goal, grazie a Mirkovic che, ben imbeccato da Zizou, riesce a battere con un tiro deviato Fiori.
Nel secondo tempo il ritmo di gioco decide di restare sui toni blandi, con la squadra piacentina mai veramente pericolosa. La fase di copertura della Juventus è infatti perfetta, rischiando di subire la rete del pari solo con una punizione di Stroppa ben deviata da Peruzzi. Al 96’ tale lavoro difensivo permette persino il definitivo raddoppio con Birindelli, su ottima manovra di contropiede. Con il triplice fischio del direttore di gara la vecchia signora riesce dunque a tornare alla vittoria in trasferta, che mancava dal 1998 contro il Perugia. La cosa più importante che successe però 10 anni fa fu la capacità della nostra dirigenza di trovare un degno successore di Lippi, una difficile responsabilità che Ancelotti, seppur non conquistando nessun trofeo, riuscì ad assolvere in pieno ridando la voglia di vincere ai giocatori, trascinandoli al trionfale ritorno del tecnico campione del mondo, pieno di traguardi prestigiosi.