Vulpis (Sporteconomy) a RBN: "I conti della Juventus vanno rivisti. Con l'acquisto di CR7 hanno tirato un po' la corda"

08.08.2019 19:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Vulpis (Sporteconomy) a RBN: "I conti della Juventus vanno rivisti. Con l'acquisto di CR7 hanno tirato un po' la corda"
TuttoJuve.com

Ai microfoni di <i>Radio Bianconera</i>, nel corso di ‘Avanti Madama’, è intervenuto <b>Marcel Vulpis</b>, direttore di Sporteconomy: “I conti della Juventus sono sicuramente da rivedere e meriterebbero un esame di ripasso a settembre. Il valore della rosa è molto alto e sicuramente l’arrivo di Cristiano Ronaldo non ha aiutato, ha portato una lievitazione dei costi gestionali. Le plusvalenze? È un’esigenza che arriva dal dover far quadrare i conti, altrimenti bisogna ricapitalizzare. Questo è uno degli strumenti per arrivare di anno in anno a far quadrare i conti che non tornano. Il fatturato cresce, ma crescono anche i debiti”.

Sul bond emesso dalla Juventus: “Era un prestito obbligazionario non convertibile da 175 milioni, certamente la Juventus ha voluto dimostrare di avere i muscoli attraverso questa operazione, ha dimostrato di non aver bisogno sempre delle banche ma di poter andare sul mercato anche autonomamente”.

Sulle cessioni: “La Juve non è riuscita a cedere Dybala, un po’ per il costo gestionale del calciatore e un po’ per le commissioni. Sicuramente la Juventus qualche calciatore lo deve cedere, negli schemi di Sarri non c’è posto per alcuni giocatori tra cui Dybala. È probabile che entro gennaio ci sia qualche cessione eccellente”.

La Juventus rischia qualcosa a livello di conti? “Questo no, sta facendo tanti investimenti strutturali come i lavori alla Continassa. Ci sono tanti debiti sani, i debiti non sono sempre un segnale pericoloso. Se sono collegati a investimenti strutturali, i debiti diventano una leva per far crescere il valore della marca. La Juve ha bisogno di stare costantemente in Champions, ma tra quarti, semifinale e finale. L’acquisto di Cristiano Ronaldo va in quella direzione, altrimenti diventa una leva solo per il merchandising. La Juventus ha bisogno di vincere la Champions League che sta diventando quasi una maledizione”.

Su Icardi: “Ha un contratto pluriennale con ancora due anni di contratto. Il fatto che l’Inter lo metta in panchina se non accetta di essere ceduto sicuramente porterà degli screzi a carattere legale. Il club non può depauperare il valore di un calciatore. In tutti i contratti c’è il rispetto dei diritti e dei doveri. Oggi secondo me i calciatori sono molto più tutelati rispetto al passato”.

Sul fair play finanziario: “Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo la Juventus ha tirato un po’ la corda sotto i profili fondamentali di economia e di finanza del club. Non la pensavo così solo io ma anche Marotta, che non mi pare sia stato mai troppo contento di questa operazione dal punto di vista economico. Mi pare che Ronaldo si sia portato a casa dei contratti economici sul mercato italiano, ad esempio Yamamay, ma mi chiedo quanti contratti ha generato Ronaldo per la Juventus? Mi pare che al momento siano pari a zero. Ronaldo secondo me messo all’interno del Real Madrid ha un valore commerciale, messo all’interno della Juventus ne ha un altro. Ma questo perché il mercato italiano ha un valore più basso a livello di sponsorizzazioni”.