Milan, Pioli: "Inter, Juventus e Napoli sono davanti a noi e sono partite con obiettivi diversi, ma noi dobbiamo essere ambiziosi"

03.12.2020 22:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Milan, Pioli: "Inter, Juventus e Napoli sono davanti a noi e sono partite con obiettivi diversi, ma noi dobbiamo essere ambiziosi"
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Il tecnico del Milan Stefano Pioli ha commentato il successo sul Celtic ai microfoni di Sky: "E' tornato alla guida del suo Milan, partito malissimo contro il Celtic ma capace di reagire: "Evidentemente i ragazzi volevano mettermi subito alla prova per vedere le mie condizioni ma questa partita ci dà tanti insegnamenti: ogni pallone è decisivo per risultato finale, puoi andare sotto ma poi si può reagire con i concetti ed è un insegnamento importante per una squadra giovane. Eravamo sotto di due gol e con l'infortunio di Kjaer, sono orgoglioso della mia squadra".

Siete diventati grandi atleticamente e mentalmente?
"Maldini ha ragione: il Celtic aveva tanta voglia di un risultato importante. In Europa si gioca con grande intensità, ma ci piacciono questo tipo di partite. Possiamo fare meglio, ma sono soddisfatto per la reazione e per la vittoria che ci ha permesso di superare il turno con una gara in anticipo. Era fondamentale poter rifiatare nel prossimo turno visti i tanti impegni."

E' una soddisfazione vedere il Milan.
"Sono stato lontano per due settimane, mi sono sembrate un'eternità perché si vuole condividere un percorso e stare a contatto con un club che ci mette tutto a disposizione. Siamo ancora a inizio stagione, vogliamo essere ambiziosi e pensare alle prossime gare".

Come sta Ibra?
"E' un giocatore importante anche quando non gioca, Bonera ha detto bene quando lo ha definito un capogruppo. Ha dato personalità e competitività, i suoi compagni hanno sfruttato la sua presenza. Non credo possa esserci per domenica perché sui problemi muscolari bisogna fare attenzione: meglio perdere una partita sola e non di più cercando di rientrare prima. Chiaro che prima recuperiamo lui e Leao, prima abbiamo più soluzioni offensive, ma siamo comunque competitivi".

Come ha vissuto l'esperienza Maradona?
"L'ho affrontato da avversario, io marcavo o Giordano o Careca ma Diego era fantastico. Era un fuoriclasse e un genio, in questo periodo ho visto tanti documentari su di lui e mi sono commosso. Non morirà mai, sarà una leggenda sempre dentro di noi perché ci ha fatto innamorare del calcio".

Quante squadre più forti del Milan?
"Inter, Juventus e Napoli sono davanti a noi e sono partiti con obiettivi diversi. Noi dobbiamo essere ambiziosi per vincere ogni singola partita perché abbiamo dimostrato di poterlo fare: abbiamo giocato alla pari con Inter, Napoli e Roma. Possiamo crescere ancora tanto, in pochi dei miei giocatori hanno toccato il loro massimo. Competere con le miglior d'Italia e d'Europa è difficile, ma sarebbe molto bello".

C'è una preoccupazione?
"Con tanti impegni, crescono i rischi degli infortuni: Kjaer ha avuto qualcosa a livello muscolare, anche se non so l'entità, e si sono fermati Ibra e Leao. Le temperature basse si fanno sentire, ma non ci tiriamo indietro perché ho una squadra giovane e supereremo anche le assenze importanti".