Mario Mattioli a #RadioVS: “L’antijuventinità è sinonimo di debolezza cronica e di ignoranza sociale. Che emozione quelle interviste a Baggio, Del Piero e Buffon. Spero che Gigi entri in dirigenza, ma va rispettata qualsiasi decisione”

19.05.2018 10:00 di  Forum Vecchiasignora.com   vedi letture
Mario Mattioli a #RadioVS: “L’antijuventinità è sinonimo di debolezza cronica e di ignoranza sociale. Che emozione quelle interviste a Baggio, Del Piero e Buffon. Spero che Gigi entri in dirigenza, ma va rispettata qualsiasi decisione”
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Ottantaduesima puntata di #RadioVS, la radio ufficiale di VecchiaSignora.com. Tra i superospiti di questa puntata il giornalista di RaiSport Mario Mattioli.

Il testa a testa di quest’anno tra Juve e Napoli è stato emozionante, ma non sono mancate le classiche polemiche da parte napoletana, caratterizzate da una palese antijuventinità a cui i bianconeri hanno fatto il callo. A Mattioli è stato chiesto proprio questo, cosa sia l’antijuventinità e cosa la muova: «Io credo sia una questione di ignoranza. Non di ignoranza “scolastica”, ma di ignoranza sociale. Non si riesce più a commentare la vittoria della Juventus perché diventano una cosa impopolare!  Questo livore che si è sollevato nei confronti dei bianconeri travalica i confini del vivere normale, sta assumendo dei contorni sociali violentissimi e a mio avviso pericolosi. Io ho fatto sport attivo per tanti anni, e quando perdevo una gara il mio desiderio era subito quello di allenarmi di più e meglio per far sì che l’avversario non mi battesse nuovamente. Ecco, mi dispiace che non ci si mantenga nel campo della pura competizione. Se una squadra quest’anno arriva seconda il tifoso deve sperare che l’anno prossimo vada meglio, e non giustificare tutto con teoremi non confacenti la regolarità della sfida. Chi ha perso dovrebbe dire che l’avversario è stato più forte e stimolare, spronare la propria squadra a fare meglio l’anno venturo. Mi dispiace molto che si abbassi la guardia subito, senza pensare o sforzarsi di migliorare, ma giustificando tutto con “furti” e robe simili. E’ una dimostrazione di debolezza cronica, perché quando uno perde e trova scuse e mezzucci che mirano ad intaccare l’onestà altrui vuol dire che non è capace, che non è in grado di battere l’avversario. In pratica: che è inferiore».

L’intervento di Mattioli ha toccato diversi altri aspetti: da una valutazione sul reparto che i bianconeri devono rinforzare per il prossimo anno al ripercorrere l’intervista che lo ha emozionato di più nel corso della sua carriera; da una riflessione sulle parole di Gattuso e Di Francesco nei riguardi della Juve al commiato di Buffon, e a come prenderebbe l’eventualità che Gigi possa andare a giocare in un’altra squadra; per chiudere, un’analisi sul giornalismo sportivo di oggi rispetto a quello di ieri (e un aneddoto gustoso relativo ad una sua intervista a… Sharon Stone!).

Per ascoltare l'intero intervento di Mario Mattioli dal minuto 61 (e dell’altro superospite Moreno Torricelli, giornalista di RaiSport), clicca su questo link: http://bit.ly/2rPoHEe