Mariella Scirea: "Gaetano era un modello di comportamento per tutti. Le frasi ingiuriose? Chi le ha scritte se ne frega del Daspo"

11.12.2018 12:10 di Giuseppe Giannone   vedi letture
Mariella Scirea: "Gaetano era un modello di comportamento per tutti. Le frasi ingiuriose? Chi le ha scritte se ne frega del Daspo"
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Mariella Scirea, vedova di Gaetano, ex capitano e leggenda della Juventus, torna, intervistata da "La Gazzetta dello Sport", sulle frasi ingiuriose scritte da alcuni pseudo tifosi della Fiorentina prima della gara di campionato tra i viola e i bianconeri: "Tutte le istituzioni, dal governo agli enti che gestiscono lo sport italiano, si siedano intorno a un tavolo per trovare soluzioni. Soluzioni vere. Che nell’immediato significano una cosa semplice: togliere ai delinquenti l’idea che basta presentarsi con una sciarpa in uno stadio per fare ciò che si vuole, nella certezza di non essere mai puniti. Del Daspo se ne fregano, il Daspo quasi sempre lo aggirano. È l’impunità che è insopportabile, ha ragione Massimiliano Allegri a dire che serve il carcere. Tra l’altro, avevano scritto il cognome Scirea con l’acca: credo che questa gente neanche sappia chi era Gaetano.

Gaetano Scirea non era solo il difensore della Juve e della nazionale, era un modello di comportamento per chiunque giochi a calcio. Uno che, all'apice della fama, si rivolgeva all'arbitro chiamandolo "signor arbitro". Non sopportava la maleducazione, l'ostentazione, la violenza. Univa e non divideva. Placava gli animi, fermava le discussioni sopra le righe: 'Ci guardano i nostri figli', diceva quando qualcuno litigava in campo. L’avessero conosciuto, quei teppisti non avrebbero avuto il coraggio di infangarne il nome".