Il Secolo XIX- Castellini: "Nell’azione del gol bisogna riconoscere che la Juventus è stata molto brava. Espulsione esagerata, le grida di dolore di Lichtsteiner non c’entravano niente"

26.08.2013 14:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Secolo XIX- Castellini: "Nell’azione del gol bisogna riconoscere che la Juventus è stata molto brava. Espulsione esagerata, le grida di dolore di Lichtsteiner non c’entravano niente"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il difensore della Sampdoria Castellini ha parlato al Secolo XIX dopo la sua espulsione di sabato sera.

Sulla gara: «Abbiamo fatto la partita che dovevamo contro i campioni d’Italia. Probabilmente con un pizzico di for- tuna in più in alcune giocate avrem- mo potuto innescare meglio Eder e Gabbiadini. Se in un paio di circostanze fossimo riusciti a metterli nell’uno contro uno non con Barzagli e Chiellini ma con Bonucci, che saliva molto per impostare, forse ci poteva andare anche meglio. Per il resto ci siamo difesi bene e nell’azione del gol bisogna riconoscere che la Juventus è stata molto brava».

 «Sono amareggiato. Perchè la sanzione è immeritata e anche perchè si tratta del primo cartellino rosso della mia carriera da professionista. E ho debuttato in serie B con la Cremonese nel 1996. Una volta, con gli Allievi sempre della Cremonese. Si parla del 1994. Sono entrato in campo a dieci minuti dalla fine con il compito di attaccare un po’ più alto gli avversari rispetto a quanto stessimo facendo. Sono entrato quindi con la voglia di pressare. Ho visto questa giocata, uguale a centinaia di altre che mi sono capitate, e sfruttando anche il campo bagnato ho scelto di cercare l’anticipo in scivolata. Ero sicuro al 100% già al momento, e le immagini poi me lo hanno confermato, di avere preso la palla con l’interno del piede. Poi, chiaro, l’inerzia dell’intervento mi ha portato dopo anche a colpire lievemente Lichtsteiner. Lui si deve essere spaventato, è saltato, ha urlato e si è rotolato un paio di volte. So che se avessi voluto entrare per fargli male, non l’avrei certamente fatta così. Con il piede radente al terreno. E penso che gli arbitri, che sanno tutto alla perfezione di noi giocatori tipo numero di espulsioni o se simuliamo, dovrebbero anche tenere conto dei precedenti. Io non sono mai stato espulso, le uniche giornate di squali- fica me le sono fatte per l’accumulo delle ammonizioni. Banti mi ha detto che sono entrato con il piede a martello. Io gli ho risposto che il piede era rasoterra e che avevo colpito prima la palla. Alla fine ci siamo chiariti con lui, ci tenevo a farlo. Non so se si sia accorto o meno di avere “esagerato”... certamente era un po’ distante ed è stato anche tratto in inganno dalle urla di Lichtsteiner al quale sarebbe bastato saltare e al limite buttarsi per terra. Le grida di dolore però non c’entravano niente. Ci sono rimasto veramente male per l’espulsione. Per la squadra innanzitutto che è rimasta in dieci, sono entrato in campo con tanta voglia di dare un contributo. La mia intenzione era quella di conquistare la palla per ripartire, non avrei mai fatto un fallo cattivo in quella posizione del campo».