Giletti sul Corriere di Torino: "Lo psicologo Allegri e la forza dei nervi distesi"

19.02.2019 10:10 di Alessandra Stefanelli   vedi letture
Giletti sul Corriere di Torino: "Lo psicologo Allegri e la forza dei nervi distesi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tifoso bianconero Massimo Giletti, come di consueto, dice la sua sul momento della Juventus ai microfoni del Corriere di Torino, nella rubrica ‘Bianconero è’: “Volati a +13 sui partenopei, la mente può concentrarsi con maggiore intensità sul desiderio proibito, la Champions. E quanto sia importante l’aspetto psicologico nel mondo del pallone lo sappiamo bene. E lo sa bene anche Massimiliano Allegri, uomo che ama spiazzare, che proprio giovedì sera, prima della partita con il Frosinone, ha deciso di far trascorrere ai propri giocatori il giorno di San Valentino in libertà, invece che nel solito ritiro in un albergo alle porte di Torino. Nulla a che vedere con l’epopea dei tulipani olandesi voluta dall’indimenticabile Johan Cruijff , quando il ritiro era stato abolito ex lege, ma è sempre una decisione che fa notizia in un calcio legato a vecchie tradizioni e riti spesso scaramantici, più vicini a una società ancestrale che moderna. Questa libertà vuol dire però solo una cosa: Allegri si fida dei suoi e sa bene che quando ci si avvicina a un momento delicato è importante abbassare la tensione. In una stagione dai ritmi forsennati, staccare la mente per alcune ore è decisivo per affrontare con serenità le battaglie più complesse, come quella di domani sera al «Wanda Metropolitano». In Champions gestire le emozioni è fondamentale, come decisivo sarà non cadere nel nervosismo, nell’attimo di follia che rovina tutto. Gli uomini di Simeone sono molto abili nel portarti fuori strada: giocano al limite, provocano scontri che assomigliano a veri duelli rusticani: mantenere la calma sarà decisivo.

A proposito dell’allenatore dell’Atletico, ho un piccolo aneddoto personale: tempo fa, nella soffitta della mia casa di campagna, trovai un vecchio album delle figurine Panini. Era dei primi anni 90. Sfogliandolo mi fermai a guardare i giocatori del Pisa e con sorpresa trovai vicine le immagini di due giocatori: Simeone e Calori. Entrambi, con maglie diverse, ci hanno fatto male. Ricordate il gol di Perugia in quella «maledetta» ultima giornata del 2000 che ci costò uno scudetto già vinto? Lo fece lui, Calori. Ed era stato proprio Simeone a segnare a Torino il gol della vittoria dei biancocelesti che aveva dato il via alla rincorsa della Lazio. Per il tecnico dei Colchoneros quella con la Juventus non sarà mai una gara normale.È una grande sfida e le grandi partite sono fatte per i grandi giocatori. Come CR7”.