Di Gennaro a TMW Radio: "Milan? Dopo anni di dominio Juve, va bene l'equilibrio in campionato. Inter? Hanno l'organico migliore insieme alla Juventus"

03.12.2020 22:15 di  Andrea Bargione  Twitter:    vedi letture
Di Gennaro a TMW Radio: "Milan? Dopo anni di dominio Juve, va bene l'equilibrio in campionato. Inter? Hanno l'organico migliore insieme alla Juventus"
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© foto di Federico De Luca

Il centrocampista  e commentatore tv, Antonio Di Gennaro, ha parlato in diretta a TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Iniziando dal Milan, impegnato in Europa League col Celtic: "In queste partite di coppa devi essere attento e concentrato, abbiamo visto una parata di Donnarumma sul 2-0 poi ci ha pensato Calhanoglu, dal lockdown un giocatore diverso. Senza i mugugni dei tifosi stiamo vedendo il vero Calhanoglu, e adesso puntano a vincere".

Qual è l'obiettivo del Milan?
"Credo che da programma fosse la Champions League, ora si stanno trovando in una posizione di classifica meritata e con questa annata anomala può succedere di tutto. A noi, dopo anni di dominio Juve, va bene l'equilibrio in campionato per il bene di tutti. Pioli dice che non pensa allo Scudetto ma nello spogliatoio è normale che venga fuori l'attuale situazione, di una squadra difficile da superare e che sta trovando giocatori importanti. Quando sei lì, con cinque punti di vantaggio... Siamo anche alla nona giornata, ma per i giocatori che ha, aspettandoli a febbraio-marzo, potranno provarci".

Anche più avanti, no?
"Sì, ma l'Inter oggi è entrata in un momento buono e sono quelli con l'organico migliore insieme alla Juventus, il Napoli qualche momento di defaillance ce l'ha sempre, e Roma e Lazio non so se riusciranno a giocarsela. Il Milan ha le carte in regola per arrivare davanti anche a fine girone d'andata, poi non mi meraviglierei se scegliessero tra campionato ed Europa League. L'assenza di Ibrahimovic mi sembra che sia stata assorbita".

Ha visto un'Inter diversa?
"Col Sassuolo sono stati perfetti, perché se avessero perso lì sarebbe potuta iniziare una crisi. Poi hanno vinto anche in Germania, e ora stanno provando a tenere in piedi una qualificazione che sembrava compromessa. Mi pare che abbiano trovato la strada giusta anche a livello tattico, con maggiore compattezza. E poi c'è Lukaku che sposta gli equilibri in maniera decisiva. Hakimi è stato l'acquisto più costoso ed importante, e il discorso sul fatto che difenda meno è perché l'Inter di Conte cerca certi equilibri dietro".

Possono qualificarsi in Champions?
"Sì, vedendo anche il momento complicato del Real Madrid e le voci sulle dimissioni di Zidane. Stanno recuperando, e spero che la partita tra il Real e il Borussia sia una partita vera, seria. A Madrid, come cultura, non si accontentano: nel calcio se ne vedono di tutti i colori, ma mi auguro che sia sfida vera. L'Inter mi ricorda un po' l'Atalanta dell'anno scorso, che partì malissimo e fece poi un recupero strepitoso".

Bene anche la Lazio, no?
"Mi sembra come se quest'anno abbiano scelto la Champions... Ci hanno preso gusto. Non so se riescano a gestire tutte le competizioni con l'organico che ha Inzaghi, forse l'allenatore stesso si aspettava qualcosa in più".

Quattro punti in due sfide con il Borussia Dortmund che significano?
"Che sono cresciuti. Hanno mentalità, qualità, giocatori forti e un valore aggiunto come Simone Inzaghi. E non solo da quest'anno".

Come giudica le ammissioni di colpa di Pradè in casa Fiorentina?
"O è incomprensione, o divisione sull'allenatore: lui aveva individuato De Rossi e Juric, ma hanno tenuto Iachini. Ora siamo al terzo allenatore in 17 mesi di nuova proprietà: sono tanti, anche perché tutti a libro paga. Non c'è stata sinergia, e sono nate da lì queste difficoltà, anche nel fare mercato. Dovevano fare un mercato da Europa ma non è arrivato né un difensore forte, né un centrocampista forte né un bomber da 20 gol. In più è stato dato via Chiesa, e al suo posto sono arrivati tre parametri zero. Qualche problematica c'è... Mi piace sempre citare l'esempio del Verona, che l'anno scorso con Juric ha fatto un programma ben definito, vendendo anche giocatori per fare plusvalenze importanti. Lì c'è simbiosi tra allenatore e ds, e questo è fondamentale per come si struttura una squadra. Alla Fiorentina non ho visto invece unità di visione e di intenti, e non può essere solo colpa di Pradè".

In semifinale di Nations League c'è Italia-Spagna. Che ne pensa?
"Le squadre son tutte forti, noi ci siamo: c'è un gioco, un'idea e i giocatori si divertono. Ora arriveranno le partite molto difficili, ma noi ci siamo. Da qui all'Europeo potremo ancora migliorare, sperando che i nostri giovani giochino sempre ed acquisiscano mentalità, forza e personalità per poter giocare in Nazionale. Io sono fiducioso"