Criscitiello: “Ronaldo, il tramonto di un fenomeno viziato”

12.04.2021 07:15 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Criscitiello: “Ronaldo, il tramonto di un fenomeno viziato”
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Michele Criscitiello si è espresso anche su Cristiano Ronaldo nel suo editoriale per TMW. Le sue parole: "L'affare Ronaldo non è stato poi così un grande affare. Per la Juventus e per lo stesso Ronaldo. Non lo dicono i numeri che, bene o male, parlano di due scudetti, qualche coppa nazionale e tanti gol segnati in serie A. A bocciare l'operazione sono i conti (in rosso) della Juventus e la bacheca tristemente rimasta al pre Ronaldo. CR7 gioca per sé e per il suo brand. La conferma l'abbiamo avuta ieri. Un pomeriggio di routine con la Juventus che doveva vincere e ha vinto contro il Genoa. A proposito, la squadra di Ballardini sta lentamente staccando la spina dopo aver messo la salvezza in ghiaccio. Dicevamo di Ronaldo. Non è contento del 3-1 della sua squadra ma deluso ed arrabbiato per non aver fatto la differenza. La strada del tramonto è sempre più vicina. A fine gara lancia a terra la maglia della Juventus (che poi raccoglierà un fortunato raccattapalle) senza mostrare un minimo di rispetto per quei colori che oggi dovrebbe difendere e non gettare al vento. Poco rispetto anche nei confronti della Juventus e dell'Italia che dopo 3 anni non spiccichi mezza parola di italiano e che chiami ancora la sua squadra Giuventus. Almeno una parola imparala, dopo tre anni, per 100 milioni all'anno che prendi. Non chiediamo di trasformarsi in Dante Alighieri. Campioni bisogna esserli anche fuori dal campo e Lukaku, giusto per fare un nome, quando lo senti parlare in italiano ti complimenti almeno per l'impegno che ci ha messo. Ronaldo non riesce più a fare con i piedi quello che la testa gli dice di fare. E' stato un fenomeno ed è un grande campione. Continuerà a fare grandi cose, nella giocata individuale, ma sicuramente sta iniziando una fase di atterraggio che se continuerà in Italia rischia di essere più veloce del previsto. Un altro anno nel nostro campionato e Ronaldo rischia di finire prima di quanto abbia previsto.


Il Napoli lotterà fino alla fine per entrare in Champions. Forse ce la farà o forse no. Il rimpianto di aver giocato molte partite senza i suoi big aumenta ad ogni gol di Mertens o di Osimhen. Il Napoli rimpiangerà il lavoro fatto da Gennaro Gattuso e non dimentichiamoci dove erano gli azzurri al suo arrivo e come era messa la squadra. Ancelotti ha lasciato le macerie, Gattuso ha ricostruito una casa rasa al suolo. De Laurentiis aveva apprezzato poi, non si conosce bene il motivo, ha iniziato a remare contro. Effetto boomerang. Gli allenatori spesso tolgono valore alla squadra, Gattuso invece ha ridato forza e consapevolezza ad un gruppo finito. Chi lo sostituirà? Senza Champions c'è il rischio della rivoluzione, tra allenatore e Direttore Sportivo, ma soprattutto c'è la forte sensazione che De Laurentiis voglia ridimensionare un progetto che in questi ultimi due anni è risultato molto costoso e ha ridotto gli utili. Utili, in parte, finiti nel progetto Bari che si sono bruciati come i soldi del monopoli con due stagioni fallimentari in serie C, con una marea di soldi spesi in ingaggi per avere risultati impietosi. Allenatori e Direttori Sportivi sbagliati, per non parlare di calciatori con la pancia piena e finiti a Bari solo per strappare il contratto di fine carriera. Gli errori di Scala e Romairone hanno messo in difficoltà Giuntoli anche a Napoli nel rapporto con De Laurentiis.
Il Milan è alle prese con mille difficoltà per i rinnovi di contratto. Uno su tutti, ovviamente, quello di Donnarumma. La strada presa per il portiere napoletano è sempre più complessa. Maldini e Massara sono in grande difficoltà nella partita con Raiola e difficilmente riusciranno a recuperare terreno. Nel frattempo, in società, si stanno facendo anche due conti. Da riscattare ci sarebbe anche Sandro Tonali. Da nuovo Pirlo a oggetto del mistero. Per non dire un quasi bluff. Tonali, in questa stagione, ha fatto finora molto male. E' vero che il Milan ha speso una follia per il suo prestito ma è anche vero che mettere ancora dei soldi sul suo riscatto non ti fa dormire la notte. Tonali è già stato pagato ma per restare in rossonero il Milan dovrebbe strapagarlo al Brescia. Ne vale la pena? Se questo è Tonali, la risposta è ovviamente no. Maldini e Massara stanno ragionando su cosa fare. Sicuramente servirebbe un'altra stagione per dare un giudizio definitivo. I passaggi così bruschi dal Brescia al Milan sono sempre pericolosi a maggior ragione se consideriamo che Tonali, prima del Milan, aveva fatto solo serie B e un campionato di A con il Brescia retrocesso dopo qualche mese.
In chiusura un grande in bocca al lupo a Totò Di Natale. L'ex capitano dell'Udinese, da quando aveva smesso, ha sempre avuto il pallino dell'allenatore. Partirà dalla serie C, dalla Carrarese, e non è malaccio iniziare dalla Lega Pro. Subito una grande chance, dopo una veloce trafila nelle giovanili dello Spezia. Domizzi a Pordenone, Pinzi nello staff di Gotti e ora Di Natale. Sicuramente le occasioni non mancano ai tre baluardi dell'Udinese di Guidolin. Di Natale ha grande competenza ma per lui vale lo stesso discorso di Pirlo. Essere stato un fenomeno in campo non ti dà alcun vantaggio in panchina. Forse solo svantaggi. Di Natale deve apprendere un mestiere completamente nuovo. Al contrario di Pirlo, però, lui parte da Massa Carrara e dalla serie C e non dalla Juventus, da Ronaldo e dalla Champions League. In bocca al lupo, Totò.".