Costacurta a tmw Radio: "Bonucci é uscito da un meccanismo perfetto"

16.10.2017 22:19 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Costacurta a tmw Radio: "Bonucci é uscito da un meccanismo perfetto"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

“C’è una squadra che fa tanti punti e questo fa morale. Poi un’altra che di punti ne porta a casa meno e dà ancora troppi errori individuali. L’Inter non gioca bene, ma ha un allenatore che l’aiuterà a riuscirci molto presto. In ottica Milan bisognerebbe migliorare quella parte fondamentale del gioco che è l’individualità. Ieri sera ho visto errori clamorosi. È qui che bisogna intervenire, il resto sono solo chiacchiere”. Parla così del derby di Milano l'ex bandiera rossonera Alessandro Costacurta, intervenuto a TMW Radio nel corso della trasmissione 'Due in Fuorigioco'. 

Rossoneri bene in avvio della ripresa, ma nel primo tempo sembravano sotto pressione...
“Ci sono stati troppi cambiamenti, troppi acquisti. Adesso serve una crescita d’intesa, Bonucci non può marcare così come sta facendo vedere. L’avvio nel secondo tempo ci ha consegnato però un Milan arrembante. Il derby è già il secondo match di fila giocato bene, ma terminato a mani vuote. E adesso, entro un mese, arriveranno Juventus e Napoli al San Paolo”.

Cosa sta sbagliando Montella?
“Credo che abbia avuto tempo sufficiente per fare bene, ma al momento si vede poco, anche se ripeto che i risultati ottenuti sono figli di errori individuali. Chiaro che se il derby fosse finito con il risultato di 2-2, staremmo parlando di un Montella bravo, in grado di cambiare la sua squadra nella ripresa, ma alla fine è arrivata la sciocchezza nel finale. Va trovato un equilibrio, ma risultato e morale arrivano dai singoli calciatori”.

Il tecnico rossonero ha la fiducia della dirigenza: in realtà rischia?
“Credo che ci sono state gare come quelle contro la Samp da mezza vergogna. Ieri sera si è invece rivista la voglia di lottare e un gioco discreto. Montella sarà a capo del Milan ancora per un po’ di tempo, ma se a Natale la situazione non cambia, bisognerà fare delle scelte perché a quel punto non sarebbe più accettabile. Ancora però è troppo presto per giudicare. Roma e Inter sono due delle squadre che meglio si conoscono. Il fatto che il Milan non sia quasi mai andato sotto dal punto di vista del gioco è positivo. Questo, per il momento, mette l'allenatore al riparo”.

Problemi di Bonucci legati a emotività o aspetti tecnici?
“È uscito da un meccanismo perfetto e le ultime prestazioni difensive della Juventus lo dimostrano. Hanno perso entrambi. In bianconero Leo faceva bene grazie all’esperienza dei suoi compagni che al Milan ovviamente non ha trovato. Non può aiutare nessuno perché è più in difficoltà di tutti gli altri. In estate è arrivato con una grande nomea, ma i risultati non gli stanno dando ragione. Da capitano che commette questi errori deve aspettarsi che il resto della squadra faccia altrettanto”.

Al Milan undici titolari in assenza di un fenomeno?
“Credo che con i tanti impegni il turnover sarà forzato. La scappatoia Champions arriva anche dall’Europa League e il Milan, qui, va a gonfie vele. Potrebbe diventare il principale obiettivo qualora il campionato dovesse sfumare definitivamente. Prima o poi quindi Montella sarà costretto a cambiare. Guardiamo anche Sarri che qualcosa contro il City, su suggerimento di De Laurentiis, modificherà. Sappiamo ormai com’è fatto il Presidente dei partenopei: preferisce battere l’Inter domenica che gli inglesi a domicilio”.

Immaginava questa classifica ad agosto?
“Continuo a pensare che Napoli e Juventus abbiano qualcosa in più delle altre. La sconfitta contro la Lazio ha scombinato i piani dei bianconeri, ma saranno loro i primi e unici rivali della squadra di Sarri. Hanno sbagliato una partita, altrimenti avrebbero i punti che molti di noi pronosticavano a inizio stagione. Poi c’è l’Inter che, nonostante abbia cambiato allenatore, ha ottenuto un bottino niente male. Questo conferma quanto sia stata brava la dirigenza nerazzurra nelle scelte”.

Come commenta questa Nazionale?
“Gli azzurri hanno perso fiducia dopo la Spagna. Nelle ultime uscite mancavano elementi importanti, ma in realtà non abbiamo un grandissimo bacino di calciatori top a livello internazionale. Ce ne sono tanti solo buoni. Comunque questo è un percorso tutto sommato normale per la Nazionale. Diamo il meglio sempre nella fase finale e quasi mai prima. È la nostra storia. Ricordo che quando indossavo la maglia azzurra, non riuscivamo mai a dare il cento per cento nelle qualificazioni. L’ultimo esempio è quello di Conte agli europei di Francia”.

Nei settori giovanili si sta lavorando bene?
“Stanno nascendo davvero tante strutture in Italia. C’è una nuova idea di calcio e, per questo, dobbiamo ringraziare Sarri. Il suo metodo sta conquistato tutti come tanti anni fa fece Sacchi. C’è grande entusiasmo verso questo gioco. È bravissimo”.