Castellacci: “Eriksen? La sua carriera potrebbe essere compromessa. Grande Locatelli"

17.06.2021 23:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Castellacci: “Eriksen? La sua carriera potrebbe essere compromessa. Grande Locatelli"
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© foto di Federico De Luca

Enrico Castellacci, medico della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, è intervenuto nella trasmissione “Azzurro Italia” su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).

Sulla nazionale guidata da Roberto Mancini. “Questa è una squadra forte, messa bene in campo e quando le si dà campo diventa devastante –ha affermato Castellacci-. Ogni volta che va in avanti potrebbe segnare. Ieri abbiamo visto anche un grande Locatelli, ma esistono tanti cambi altrettanto validi. Tutto ciò fa ben sperare, anche se in questi tornei bisogna anche avere la fortuna di trovare l’avversario adatto, è sempre stato così, si vince un torneo quando si ha una squadra compatta, senza malumori, che ha voglia di vincere. Dopo la mancata qualificazione ai mondiali, questa per noi è una rinascita e questo senso di rinascita lo si vede bene in campo”. 


Sugli europei del 2016. “Anche con Antonio Conte nel 2016 c’era grande entusiasmo, eravamo partiti come una squadra non destinata ad andare avanti, invece battemmo Spagna e Beglio e non passammo contro la Germania per quei rigori assurdi. Si pianse molto perché a un certo punto eravamo convinti di poter arrivare infondo, dopo quei rigori sembrava quasi impossibile non passare il turno, anche perché avevamo giocato molto meglio della Germania. Però questo è il calcio”.

Su Eriksen. “Queste situazioni purtroppo possono accadere perché alcuni tipi di patologie non sono rilevabili con i test d’idoneità che normalmente si fanno. I test d’idoneità in Italia sono all’avanguardia, mi ricordo quando ci fu il caso Puerta in Spagna El Globo scrisse: probabilmente in Italia non sarebbe molto. Questo fa capire la serietà con cui vengono fatti i test d’idoneità in Italia. Partendo da questo presupposto, con i test d’idoneità evidentemente questa patologia non poteva essere rivelata. Se potrà tornare a giocare? Se dobbiamo essere onesti, dobbiamo dire che la sua carriera potrebbe essere compromessa. Se è una patologia che per i protocolli può permettere di riprendere a giocare ben venga, sarei veramente felice, qualora ciò non dovesse succedere la riflessione che dobbiamo fare è che in pochi minuti è passato dalla morte alla vita e questo ci deve far comunque sorridere. Blind? Lui gioca con un defibrillatore sottocutaneo, qualora avesse un’aritmia partirebbe questo defibrillatore per rinstaurare il ritmo sinusale, evidentemente dove gioca hanno ritenuto che questo sia sufficiente a non far rischiare niente al giocatore. Mi auguro che il buonsenso e la ratio medica prevalga sempre”.