Bonucci: "Abituato a guardare il positivo, ci prendiamo il fatto di aver giocato alla pari del Napoli che lotta per lo Scudetto"

19.11.2017 07:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Bonucci: "Abituato a guardare il positivo,  ci prendiamo il fatto di aver giocato alla pari del Napoli che lotta per lo Scudetto"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

 

A Sky Sport ha parlato il difensore rossonero Leonardo Bonucci: “Io sono sempre stato abituato a guardare il positivo, oggi ci prendiamo il fatto di aver giocato alla pari del Napoli che lotta per lo Scudetto. C’è anche voglia di colmare quello che sta mancando. Abbiamo sbagliato delle partite, ma la squadra c’è. Dobbiamo fare un salto in avanti in qualità e autostima. Le partite vanno sempre giocate, non ci regala niente nessuno. Sulla gara ci possono essere partite più facili, ma puoi sempre fare fatica a portare a casa punti. Non possiamo più permetterci di fare passi falsi, non fare punti nell’ultimo mese e mezzo sarebbe mortale”.

Sull’Italia: “C’è rabbia per quello che è stato e ci sarà sempre, abbiamo fallito qualcosa di veramente unico. È un peccato, ci rimettiamo tutti quanti, purtroppo siamo mancati a livello di qualità, di talento, ma guardando al futuro. Serve una proposta che possa migliorare il calcio italiano. Andare avanti così penso che sia deleterio per tutto il calcio italiano. Serve una rivoluzione come hanno fatto tutte le altre Nazioni. Servono proposte importanti che cambino la cultura del nostro calcio”.

Su Ventura: “Trovare un unico colpevole nel ct credo che sia brutto e riduttivo. Se siamo arrivati a questo punto le colpe sono da dividere, non è solo colpa del ct. Ci siamo sempre messi a completa disposizione del ct. L’eliminazione dal Mondiale non è arrivata perché c’era lui in panchina, ma perché abbiamo trascurato dei segnali dal 2010 a oggi. Ci affidiamo sempre agli alibi, non è il momento. Serve tirare una riga e proporre qualcosa che tuteli il calcio italiano, i giovani e le strutture. Ridurre il tutto al ct è di basso livello. Ancelotti? Per lui parla la carriera, sicuramente darebbe una grossa mano allo sviluppo del calcio italiano, ma il ct da solo può fare poco”.

Sui giocatori: “Sicuramente ci sono, ci sono tanti giovani che non hanno l’esperienza per giocare partite decisive. Negli altri Paesi giocano tutti la Champions League e non solo, noi ci affidiamo a giocatori giovani che non giocano in squadre di prima fascia oppure non giocano affatto. Servono giocatori giovani e pronti, di talento e di grande futuro. C’è da tutelare questo, la crescita dei giovani all’interno di un grande progetto”.