Bocca (Repubblica): "I due volti della sconfitta, dopo la Juve anche la Roma paga pegno alle superbig spagnole. Ma tra i due ko c'è differenza"

05.04.2018 10:10 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Bocca (Repubblica): "I due volti della sconfitta, dopo la Juve anche la Roma paga pegno alle superbig spagnole. Ma tra i due ko c'è differenza"
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Sul proprio blog su Repubblica, il giornalista Fabrizio Bocca analizza i due ko di Juventus e Roma contro le big spagnole in un articolo dal titolo: “I due volti della sconfitta, dopo la Juve anche la Roma paga pegno alle superbig spagnole”.

“Dopo la Juventus anche la Roma paga pegno. Davanti a Real Madrid e Barcellona oggi c’è poco da fare, il calcio spagnolo è superiore a quello italiano, non lo scopriamo oggi. Ma tra le due sconfitte ci sono parecchie differenze. Anzitutto le aspettative. La Juventus aveva già affrontato il Real Madrid in finale di Champions, è la prima squadra italiana. Inoltre ha preso tre gol in casa a Torino, sia pure con un’ora di buon gioco accettabile tra primo e secondo gol.

La Roma, che già considera un successo l’aver passato il primo turno di qualificazione ed essere arrivata ai quarti, si trovava davanti a un ostacolo quasi insormontabile. Nessuno sognava imprese, è arrivata a Barcellona, in un Camp Nou dove in Champions perdono tutti, da vittima predestinata con l’unico intento di fare almeno una figura dignitosa e non prendere una grande imbarcata di gol. Che essendo quattro sono comunque tanti. Ma se consideriamo che i primi due gol sono due autogol della Roma, e che sul risultato pesano addirittura un rigore netto non dato su Dzeko e un altro trasformato in punizione perché l’arbitro non ha visto che il fallo era sulla linea, beh è chiaro che il peso delle sconfitte comincia appunto a essere differente. Sugli autogol niente da dire, si può al massimo invocare la sfortuna, ma anche quello può essere - per assurdo - un pregio del Real che costringe sempre i propri avversari all’angolo. Anche sui rigori, senza stare a invocare i soliti favoritismi verso le superbig spagnole e internazionali, si può dire che non essendoci il Var le recriminazioni rimangono chiacchiere al vento.
Detto questo, sia pure al netto di tutte queste considerazioni, rimangono questi due risultati pesantissimi nelle gare di andate. La qualificazione già compromessa dopo una sola partita. Dovremmo aspirare a qualcosa di molto più ambizioso, ma non sembrano proprio i tempi migliori per il calcio italiano. Anzi”.