Agroppi: "I nostri derby erano battaglie vere. Non vado più allo stadio per colpa di imbecilli. Allegri o Miha? Tecnico conta il 20%"

10.12.2016 23:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Agroppi: "I nostri derby erano battaglie vere. Non vado più allo stadio per colpa di imbecilli. Allegri o Miha? Tecnico conta il 20%"
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© foto di Federico De Luca

L'ex granata Aldo Agroppi ha concesso una lunga intervista ad Avvenire: "Lo scudetto perso nel ’72? Ci annullarono un gol sacrosanto a San Siro contro il Milan e un altro clamoroso a Marassi con la Samp. Un certo Marcello Lippi su un mio tiro a botta sicura ricacciò fuori il pallone che era entrato di almeno 30 centimetri. Ho fatto anche di quella foto, e tutti i filmati dell’epoca parlano di “gol netto”. Solo Lippi ha continuato a ripetere che aveva respinto il pallone sulla linea. Il derby era  fascino, atmosfera popolare e umanità, il tutto è condensato in 90 minuti. I nostri erano battaglie vere che cominciavano già nel sottopassaggio del Comunale. Bettega era il più insopportabile dei bianconeri, mentre Damiani e Causio al contrario erano simpaticissimi. Scirea un gigante in campo e un uomo straordinario fuori… Tempo fa ho scritto una lettera aperta contro quegli imbecilli che ad ogni derby continuano a intonare cori beceri prendendosela, da una parte, con la memoria del povero Scirea, e dall’altra, con le vittime di Superga. È anche per colpa di questa gente se non metto più piede allo stadio. Meglio  Mihajlovic o Allegri? In Serie A il tecnico conta per il 20%, il resto lo fa la società: se è organizzata e tutela i suoi uomini, allora vince e convince, altrimenti salta tutto. L’allenatore più bravo del mondo è una fantasia giornalistica… “Acciuga”, Allegri, è toscano, è simpatico, un belloccio, prende tutto con leggerezza e nel calcio mediatico di oggi questi sono ingredienti basilari. Però lui ha la Juve alle spalle e ricordiamoci che quando era a Cagliari perse otto partite di fila e venne esonerato. Mihajlovic è stato un ottimo calciatore, è sveglio, ha carattere, però idem come Allegri, da quando allena ha avuto alti e bassi. Per ora al Toro Sinisa funziona, ma i conti si dovranno fare a giugno”.