L'IMBOSCATA - Per Allegri una grande notizia in attacco e nuove pepite d'oro. Multe, squalifiche  e penalizzazioni: occhio a strafare. Giornalismo senza prove, né contraddittorio. Termina il Mondiale, ma non le polemiche: gestione troppo "opaca"

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
23.12.2022 00:55 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Per Allegri una grande notizia in attacco e nuove pepite d'oro. Multe, squalifiche  e penalizzazioni: occhio a strafare. Giornalismo senza prove, né contraddittorio. Termina il Mondiale, ma non le polemiche: gestione troppo "opaca"
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di Andrea Bosco

Terminato il mondiale, non sono terminate le polemiche. Troppo “opaca“ la gestione delle cose in Qatar. Le voci dissenzienti sono talmente tante da non poter essere silenziate tutte. I petrodollari comprano molte cose, forse persino una fetta del Parlamento Europeo di Bruxelles ma non possono comprare chi non vuole finire sul libro paga degli emiri. Ma l'aria che spira è pessima. Perché “la corruzione“ non è solo una faccenda di pacchi di euro. La corruzione è una faccenda etica, di  stravolgimento dei  valori. E' questo che alcuni paesi del mondo stanno tentando di fare:  mercificare tutto per i propri fini espansionistici. Mercificare i valori sui quali si fondano le democrazie occidentali. Che non sono esenti da corruzione e mala gestione delle cosa pubblica. Ma quei valori sono  consolidati. Nelle democrazie occidentali le donne non valgono (per dettato costituzionale) la “metà" di quanto valgono per legge, gli uomini: come in Qatar. Nelle democrazie occidentali uno beve quello che gli pare : anche alcol, se gli garba. Non latte di capra o bevande al lampone come è successo ai piloti di Formula Uno ai quali è stato negato dopo la vittoria il tradizionale champagne. Nelle democrazie occidentali, le donne possono andare a scuola e all'università. Possono circolare senza veli sul capo o peggio “burka” che le coprono dalla testa ai piedi. Nelle democrazie occidentali  non si ammazzano le donne perché rifiutano di indossare il velo. Nelle democrazie  occidentali l'omosessualità non è considerata una perversione o peggio una “malattia“ da curare. Nelle democrazie occidentali c'è posto per qualsiasi religione e per qualsiasi tempio : chiese, moschee, sinagoghe. C' è una discrasia che dimostra come il denaro abbia corrotto oltre che i cuori degli occidentali, anche le loro menti. I mondiali del 2030 non sono stati ancora assegnati. Ma il contratto da 200 milioni a stagione (per un biennale) che  un club saudita ha sottoposto a Cr7 fa pensare che tutto sia già stato combinato, garante l'ineffabile Infantino. Che ancora non è stato riconfermato nel suo incarico (per il terzo mandato)  di presidente Fifa. Ma che certamente lo sarà. Perché anche Infantino dispone di straordinari mezzi economici in grado di “ convincere” anche i più riottosi. La Fifa negli ultimi 4 anni ha incamerato 7,5 miliardi di euro. Si stima che nei prossimi quattro ne incasserà 11.  Come li adopera Infantino quei denari? Bella domanda. Bouquet di risposte. Non tutte riferibili.

E quindi questo sarà il futuro del calcio e dello sport? Una  greppia alla quale andare per soddisfare i più inconfessabili bisogni? Vivendo in una asettica  fasulla “bolla“: fuori dalla politica, fuori dai diritti civili e umani, fuori dal mondo? Come se De Coubertin fosse tornato sulla terra. Ma De Coubertin è stato da tempo ampiamente  calpestato: ai giochi olimpici, anche recentemente (o qualcuno si è già scordato il giochi cinesi?), ai mondiali di calcio in Russia, come lo era stato ai mondiali d'Argentina nel 1978. Ora in Qatar. Dove Infantino ha ricattato federazioni e giocatori impedendo qualsiasi gesto che potesse mettere in imbarazzo gli emiri. Che alla fine, alla premiazione, hanno coperto con il “loro“ manto le spalle di Messi. A ribadire che Messi è “cosa loro”. Che se lo sono comperati. E che quindi seguendo  la scia di Giovanni Verga la “roba“ va tutelata. Messi ridotto a “roba“ di Al Thani, l'emiro del Qatar. Come un grattacielo di Milano o di Londra.  Si è adeguata anche la Fia, il circo della Formula Uno che ha diramato una disposizione che vieta ai piloti di “esternare“ qualsiasi cosa possa avere sfumature politiche. Perché questa è la grande corruzione: questi paesi non liberali, queste autarchie, queste tirannie del mondo non muovono soldati per  conquistare  mercati e paesi . Solo un decerebrato come Putin può ancora pensare di espandersi territorialmente facendo la guerra. Quei paesi dove Voltaire non circola e non si trova nelle librerie , usano il denaro. Per cambiare  i costumi delle  genti. E per imporre i propri.   Soluzione:  dire ad Infantino che  i prossimi mondiali se li giochi da solo. Assieme  a quei paesi che “aprendo la borsa“ hanno stravolto il calcio. Così dovrebbero fare anche le case automobilistiche:  volete piloti ridotti a robot, utili idioti  privi di anima?  Fate correre i cammelli o i dromedari. Servirebbe avere gli attributi per rifiutare. Il denaro (e la fama) piacciono a tutti. Ma se ti vendi l'anima, alla fine, oltre farti schifo quando ti radi al mattino, potresti ritrovarti a doverti  alzare  e inginocchiare, tappeto rivolto alla Mecca, quando scatta la preghiera del muezzin.

Seconda amichevole della Juventus e seconda vittoria. Contro i croati del Rijeka, terza squadra per prestigio nazionale. Una volta Rijeka si chiamava Fiume ed era una città italiana. Ha segnato ancora una volta Kean. A dimostrazione che “batti e ribatti“ forse il ragazzo ha capito e ha fatto tesoro dei suoi errori. Un Kean  tornato a vedere la porta è una grande notizia per la Juventus, specie ora che Vlahovic alle prese con la pubalgia sembra uscito dai radar. Per avere traccia di Paul Pogba temo non basterebbe, viceversa,  l'osservatorio del Roque de los Muchachos delle Canarie in Spagna. Ma oltre al ritrovato Kean in vista della ripresa del campionato, ad ogni amichevole Allegri scova qualche pepita d'oro. Dal frigorifero deserto dell'Allianz buone nuove da Barrenechea argentino ruvido che nell'anemico centrocampo della Juve potrebbe far comodo. E  il metronomo metodista Nonge Boende:  fido in banca che non perde un pallone. Poi, oggi (e ripeto, oggi ) Illing (che ha rinnovato) non ha rivali sulla fascia. Non ha l'esperienza di Kostic, ma Kostic (che pure è veloce) non ha a disposizione la “moto“ che cavalca Illing . Occhio anche a quel Ranieri. La Juve cerca un terzino destro? Ce l'ha in casa.  Ce ne sono altri: a cominciare dal  talentuoso Compagnon  che gioca come un veterano. Sosteneva il Vate: “ Memento audere semper“ . Chissà se tra le letture di Max Allegri c'è anche quella di D'Annunzio.

Svolazzi  un certo  quotidiano: “Multe, squalifiche  e penalizzazioni: cosa rischia  la Juve e cosa i giocatori“. Occhio a strafare .

Come ho scritto mille volte: non me ne frega un tubo di difendere la Juventus. Se risulteranno colpevoli (di qualsiasi cosa si tratti) devono pagare. Duramente. Ma mi sono rotto le scatole di questo modo di fare giornalismo. Senza prove. Senza contraddittorio. Solo mozziconi di brogliacci dei verbali. Certi titoli sono minacciosi. Certi titoli sembrano voler indicare ai  giudici la strada da seguire.  Sosteneva un umorista inglese: “I giornalisti scrivono una cosa che sanno non essere vera. Nella speranza che se la scriveranno abbastanza a lungo possa diventare vera“ .

Questo clima da Stasi che ormai permea la vita giudiziaria italiana, questo clima da “vite degli altri“ violate anche mentre un cristiano sta defecando, deve finire. E' una barbarie che uno stato di diritto non può più tollerare.