Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Juve, urge un gioco di qualità. Per ora, in campionato Allegri come Pirlo "

02.05.2022 00:14 di  Xavier Jacobelli  Twitter:    vedi letture
Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Juve, urge un gioco di qualità. Per ora, in campionato Allegri come Pirlo "
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Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"Tanto preziosa quanto sofferta, la vittoria sul Venezia ha consentito alla Juve di blindare la qualificazione alla prossima Champions League, terzo o quarto posto che sarà quando arriverà la sera del 22 maggio: dopo il pareggio della Roma con il Bologna, c’è già la certezza aritmetica di avercela fatta, idem per il Napoli.  Ma c'è un ma, grande come una casa. O meglio, come il massimo tabù continentale che i bianconeri tentano inutilmente di infrangere da 26 anni (nel 2023 scoccherà il ventisettesimo: la speranza è che non scocchi, anche perché ricorrerà il centenario della proprietà Agnelli e una Juve campione d'Europa sarebbe il modo migliore per festeggiarlo). L'avversativo grande come una casa  riguarda ancora una volta la qualità del gioco della squadra di Allegri: non ci siamo. L'ha confermato anche il dignitoso Venezia, ultimo in classifica e sempre più barcollante sull'orlo del baratro, pur sconfitto per la nona volta consecutiva in campionato. Prima di giocare allo Stadium, i lagunari avevano incassato 63 gol in 33 partite: a Torino hanno mantenuto la media. Tuttavia, la doppietta di Bonucci, che non poteva festeggiare i 35 anni in un modo migliore, non basta per nascondere le lacune di una manovra ancora troppo lenta e arruffona dopo la fiammata dei primi venti minuti.

Allegri ripete che in questo momento conti solo vincere poiché il ritorno in Champions è uno dei due obiettivi stagionali rimasti alla sua formazione, dopo l'eliminazione per mano del Villarreal e la sconfitta con l'Inter nella finale di Supercoppa di Lega. Dal punto di vista del tecnico, il discorso non fa una grinza. Si sgualcisce quando si parla del livello di gioco che, dall'inizio della stagione, non lievita. Il problema è sempre a centrocampo e non bastano a ridimensionarlo né l'assenza di Locatelli per infortunio né l'altalenante rendimento di Arthur, quando gioca. E se è vero che la manovra offensiva risente della mancanza di Chiesa, è altrettanto vero che la Juve non possa pensare di cavarsela sempre con una vittoria di corto muso o arzigogolata, anche nei confronti di avversarie da cui oggi in classifica è separata da 47 lunghezze.

Per ora, in campionato Allegri ha totalizzato gli stessi punti di Pirlo: sono 69, conquistati nel medesimo modo (20 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte); alla fine, Andrea si era piazzato quarto, allineando la Coppa Italia e la Supercoppa nella bacheca del J Museum. Certo, dall'inizio dell'anno nessuno ha conquistato 35 punti come i bianconeri che, anche per questo, si mangiano le mani pensando ai soli 2 punti racimolati nelle prime quattro giornate del torneo (due pareggi, con Udinese e Milan; due sconfitte, con Napoli ed Empoli). Fra tre settimane si concluderà la stagione del rimpianto per ciò che in chiave scudetto sarebbe potuto essere e non è stato. Per non dire della Champions:  se chiudono gli occhi e ripensano all'euroshow di City-Real, i tifosi trovano quanto sia vistosa la differenza con il livello delle prestazioni internazionale dei bianconeri. Per questo, reclamano una Juve finalmente con un gioco europeo. Ne hanno ben donde".