PJANIC ORA SI SENTE A CASA. SIRENE SPAGNOLE LONTANE

Miralem Pjanic ha guidato la squadra in assenza di Leonardo Bonucci con autorità e doti da leader, il centrocampista bosniaco sta continuando il suo processo di crescita e soprattutto di adattamento al ruolo all'interno del nuovo modulo. La posizione che lo vede al centro del campo insieme a Khedira a supporto dei compagni come ideatore di gioco ma anche pronto all'inserimento, per andare in gol. 

DIFFICOLTÀ INIZIALI - Pjanic è arrivato a Torino ma non è riuscito ad adattarsi subito alle posizioni in cui veniva collocato sia come regista davanti alla difesa, come vice Marchisio, sia come trequartista a supporto delle punte. I primi tentativi non sono andati a buon fine con prestazioni negative e altalenanti. 

GOL E PUNIZIONI - in mezzo a tante difficoltà Pjanic e' comunque riuscito ad andare in gol otto volte risultando il terzo marcatore della squadra dopo Higuain e Dybala e davanti a Mandzukic. Punizioni, tre, assist e gol che lo hanno portato comunque in alto anche senza una collocazione definitiva e lo hanno tenuto su di morale.

SVOLTA MODULO - la svolta post Firenze lo ha aiutato e rilanciato e Pjanic non solo ha trovato continuità di presenza, qualche gol, ma anche il sorriso ed i consensi anche sulla qualità della prestazione, non solo sulla singola giocata. Pjanic si è sentito nuovamente a casa.

SIRENE SPENTE - con le prestazioni anche l'interesse delle big europee di e' fatto più intenso, diverse squadre lo hanno cercato, addirittura il Real Madrid, dopo l'Arsenal avrebbe fatto un sondaggio, ma la risposta è netta, un no chiaro, Pjanic non si muove, ora che sembra aver conquistato Torino non vuole proprio andarsene.

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