Moby Dick - “Kasparov” Allegri colpisce ancora. Ora testa, cuore e gambe a Madrid. Con un occhio al mercato. Si sceglie il bomber....

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
07.05.2015 00:35 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - “Kasparov” Allegri colpisce ancora. Ora testa, cuore e gambe a Madrid. Con un occhio al mercato. Si sceglie il bomber....
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Abbattuto l'ultimo tabù. La Juventus vince, e convince, anche in Europa. In quella che conta, e non se la prendano a male le ultime due italiane a resistere in Coppa Uefa. Limbo dei “vorrei ma non posso” che per anni ha falcidiato il nostro calcio sino a renderlo una piccola periferia. Morata e Tevez hanno riscritto la storia nella competizione più importante, dimostrando come per poter aprire un nuovo ciclo vincente, occorrano gli investimenti. Oculati, per carità, ma pur sempre investimenti. Con buona pace dei milioni spesi dal Real di Ancelotti per allestire una formazione di prime donne dalla cintola in su

L'idea di inserire Sturaro, uno che sino a qualche mese fa non era nemmeno titolare nel Genoa, contro il Real Madrid è il risultato di una attenta analisi gestionale sia dirigenziale che tecnica. Allegri, i giocatori, sa bene come gestirli. Così, a conti fatti, al modico costo di sei milioni, la Juventus può vantare di aver portato a Torino un centrocampista giovane, di grande fisicità e corsa. Un Gattuso in embrione che sarà utile nella squadra che verrà. Quella costruita sullo spagnolo Morata, pagato venti milioni e subito utile alla causa. Non sarà uno spaccaporte di professione, Alvaro. Ma alla sua età, certi vizi possono trasformarsi in vezzi da affinare.

Nell'ottica degli investimenti ci sarà da attendersi, oltre a Rugani, in arrivo dall'Empoli, un centravanti di peso da affiancare a Tevez, all'ultimo anno di contratto prima del ritorno al Boca, con Falcao stranamente favorito sul bomber Edinson Cavani. Giocatore che “La Stampa” di Torino avrebbe già dato in bianconero per circa quaranta milioni. Oltre ad un laterale, da valutare se a sinistra o a destra, e tutto dipenderà dalla scelta sul brasiliano Romulo, e ad un altro centrocampista offensivo.

Prima, però, bisognerà espugnare il Bernabeu. Stadio nel quale la prima sconfitta madrilena porta il sigillo della Juventus di Sivori, nel 1968. Oggi, a tanti anni di distanza, potrebbe persino bastare un pareggio...

 


I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

http://www.youtube.com/user/wlarai?feature=results_main

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.