La Juve si affaccia in Europa: l'imperativo è vincere!

La nuova Juve di Allegri continua a crescere e a scacciare i fantasmi del passato. Stasera allo Stadium si cerca il primo trionfo europeo.
16.09.2014 17:00 di  Luigi Risucci   vedi letture
La Juve si affaccia in Europa: l'imperativo è vincere!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo le prime due giornate di Serie A in cui ha ben figurato e soprattutto ha fatto bottino pieno, la Juventus di Allegri si affaccia in Europa, a pochi mesi dalla semifinale di Europa League in cui il Benfica spense il sogno europeo di Conte. Per la verità l’incubo vero e proprio da eliminare resta la serataccia innevata di Istanbul, in cui i bianconeri furono sbalzati fuori da un girone che pareva abbordabile. Abbordabile come appare anche il gruppo di questa stagione che pone di fronte ai campioni d’Italia alla prima uscita il Malmoe, iridato svedese, che nonostante il poco blasone nasconde tutte le insidie delle squadre nordiche ( non dimentichiamo il Nordsjielland ed il più recente Copenaghen). I tre punti sono d’obbligo per iniziare un cammino per niente facile, che porterà due insidiosissime trasferte (a Madrid prima, ad Atene poi) in stadi caldissimi. Ci vorrà una Juventus diversa perché, si sa, in Europa non esistono partite facili, le squadre aggrediscono e cercano di fare risultato pieno, nonostante le differenze abissali sul piano tecnico che ci sono e che è inutile negare. Allegri ha già dimostrato ampiamente la sua intelligenza in campionato e spera di portare quel qualcosa in più che è sempre mancato a Conte, almeno a livello continentale. Il mister toscano sa come si fa, ha dalla sua le esperienze in Champions con il Milan sempre positive e tanta voglia di portare novità ed entusiasmo. La gente bianconera, dopo tre anni di successi e record nei confini nazionali, merita e spera di calcare i palcoscenici europei finalmente da protagonista. Pare che Allegri punterà ancora una volta sul 3-5-2, da sempre accusato di essere un modulo “poco europeo”, ma che dà ampie garanzie dal punto di vista del gioco e dei meccanismi difensivi. Il mister sta pian piano conquistando anche i più scettici, a suon di risultati e di recuperi importanti.

A partire da Angelo Ogbonna, difensore pagato profumatamente ai cugini torinisti due estati fa, che pareva dovesse partire in estate alla volta di Valencia e che invece si sta ritagliando un posto importante nella rosa zebrata. Nessuna indecisione, tanta sicurezza in più e la nazionale ritrovata grazie a Conte, che lo volle fortemente due anni orsono. Ottimi anche gli inserimenti dei nuovi, Pereyra ha ben impressionato contro gli ex compagni dell’Udinese, Morata seppur bloccato dall’infortunio dall’inizio del ritiro ha recuperato a tempo di record ed ha già mostrato le sue doti nei pochi minuti dell’esordio. Last but not least la piacevole scoperta di Coman: il francesino tutto dribbling e velocità ha stupito e ben impressionato anche oltralpe e chissà che non sia la mina vagante nelle gerarchie offensive di Conte. C’è un Romulo tutto da scoprire ed un Evra che si sta inserendo gradualmente ma che non teme l’adattamento al nostro calcio, vista la pluriennale (e vincente) esperienza al Manchester United. C’è tempo per scoprire il tridente “pesante” in attacco e le nuove soluzioni tattiche (4-3-3 o albero di natale che sia), quelle che Allegri porta nel suo DNA ma che intelligentemente sta posticipando, conscio che partire bene in un campionato così equilibrato come il nostro è fondamentale. L’impressione è che questa Juve possa solo migliorare, le ombre del passato sembrano sfumare ad ogni gol, ad ogni schema riuscito, ad ogni gioia scaturita dal campo. In Champions l’obiettivo dichiarato (ed ambizioso) è quello di arrivare tra le 8 regine. La nuova storia europea della Juventus parte da stasera, con l’imperativo che da sempre contraddistingue la storia di questa maglia, in Italia ed in Europa: Vincere!