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Padovano vota Yildiz: "La 10 scelta giusta, voglio vederlo di più in campo. Non dispiaciuto da Felipe Anderson. Allegri? Per me andrà via. Su Motta e Conte..."

17.04.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Padovano vota Yildiz: "La 10 scelta giusta, voglio vederlo di più in campo. Non dispiaciuto da Felipe Anderson. Allegri? Per me andrà via. Su Motta e Conte..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex attaccante bianconero di metà anni '90, Michele Padovano, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

Ormai non mancano più molte partite da poter commentare, quindi che Juventus ti aspetti da qui a fine stagione?

"Mi aspetto una Juventus che possa confermare quelle che sono le posizioni richieste dalla società e valorizzare ancora di più il talento proveniente dalla Next Gen. Queste due cose sono state fatte, per cui da qui alla fine dell'anno dovrà continuare a proseguire su questa strada. Il mio augurio è che Yildiz possa trovare di più il campo, è un giocatore che reputo molto molto forte".

Quindi, per te, sarà scontata la qualificazione in Champions?

"Credo proprio di sì, la situazione sarebbe più difficile senza il raggiungimento della qualificazione in Champions. Il traguardo è ormai a portata di mano, anche se hai perso la seconda posizione puoi riuscire a mantenere la terza. Per me ci riuscirà".

Manca solo il comunicato ufficiale, ma Kenan Yildiz rinnoverà il suo contratto fino al 2028. Domanda al direttore sportivo Padovano: che significato ha, a livello societario, la mossa di rinnovare il tuo giocatore due volte negli ultimi sette/otto mesi?

"E' un chiaro segnale di come si blinda un giocatore, la Juventus dimostra così di puntarci abbastanza. Il prossimo anno, da come ho sentito, si presterà molta attenzione al bilancio, dunque la mia idea è che ci saranno 3/4 giocatori importanti e molti giocatori giovani. Yildiz è un giocatore importante, di grande prospettiva, in piena crescita e il rinnovo fino al 2028 significa che credono moltissimo in lui".

Potrà ripercorrere le orme di Alessandro Del Piero?

"Riuscire a ripetere le sue gesta sarà estremamente difficile, Del Piero è stato un giocatore importante e a Yildiz auguro di ripercorrere tutto questo. Anche perché le qualità sono molto evidenti, ma aspetterei ancora qualche anno prima di dire che si confermerà al 100% come Alessandro".

Però, ecco, il sogno dei tifosi è di vederlo indossare la maglia numero 10. Tu saresti favorevole?

"Sarebbe una scelta giusta, un'ulteriore conferma di come si crede in questo giocatore".

Vlahovic, invece, non è reduce da una buona partita nel derby. Da ex attaccante, come lo hai visto contro il Toro?

"Poteva fare meglio, su questo non c'è alcun dubbio, ma è un giocatore che si impegna sempre molto e aiuta la squadra. Lo stimo, mi piace come gioca e riconfermo tutto quanto ho detto su di lui in passato. I gol che ha sbagliato, specialmente nella prima circostanza in cui ha preso il palo, è mancanza di lucidità, perché è arrivato con un po' troppa sufficienza nel concludere in porta. Dovrà migliorare sotto questo punto di vista e il mio pensiero è che questi errori siano dovuti alla giovane età. Mi auguro non venga messo in discussione".

Chiesa, invece, è un giocatore da blindare? 

"Non so, vedremo quale sarà la forma mentis della società. Io mi aspetto una cessione importante per ripianare quelli che sono gli assetti economici e societari, queste sono le sensazioni tenendo conto anche delle dichiarazioni rilasciate dai vertici nelle ultime settimane".

Visto che parlavi di una cessione importante: sarebbe più facile sostituire un attaccante come Chiesa o Vlahovic, oppure un difensore come Bremer?

"Non credo sia facile nulla, la costruzione delle squadre è un qualcosa che deve partire dal basso e per farlo non devi tralasciare nulla. Io confido molto nella proprietà, perché John Elkann, Francesco Calvo e Cristiano Giuntoli sono dei professionisti che sanno già cosa devono fare. Sono sicuro che faranno una squadra all'altezza della situazione il prossimo anno".

Non mi hai citato Massimiliano Allegri, pensi possa davvero essere in bilico come ormai quasi tutti stanno raccontando nelle ultime settimane?

"C'è da dire che sta rispettando quanto gli è stato chiesto dalla società, ovvero la qualificazione in Champions e l'essere ancora in corsa per la Coppa Italia. Ma da quel che si sente in giro, e dall'idea che mi sono fatto, l'allenatore verrà sostituito a fine stagione. Lo dico anche per esperienza personale in virtù delle dichiarazioni che ho letto nelle ultime settimane".

L'unico nome che posso confermarti è quello di Thiago Motta. Sarebbe il profilo giusto con cui ripartire il prossimo anno?

"E' fuor di dubbio che lui abbia fatto bene a Spezia e Bologna, penso che meriti una chance in un top club. La mia valutazione su Thiago Motta verte sui risultati e sul gioco, ed entrambi sono arrivati. Per questo affermo che è pronto per allenare una grande squadra".

Anche se il tuo sogno proibito, non ci nascondiamo, sarebbe quello di rivedere sulla panchina della Juventus un certo Antonio Conte.

"Se fossi all'interno della dirigenza, sarebbe il primo nome che proporrei per costruire un nuovo progetto. Io prenderei lui, perché ha sicuramente una marcia in più di tutti gli altri. Però rispetto sempre le decisioni degli altri, se punteranno su un altro profilo significherà che avranno le loro motivazioni".

Felipe Anderson: Juve beffata, o no?

"Sinceramente preferisco giocatori del tutto diversi da Felipe Anderson. Il fatto che lui abbia firmato col Palmeiras non mi dispiace così tanto, perché è sempre stato un giocatore di grandi qualità che però non è mai riuscito a dimostrare del tutto nella Lazio. Quindi figuriamoci nell'ambiente bianconero, la cui maglia è decisamente più pesante. Credo avrebbe continuato nella sua discontinuità, alternando grandi e brutte prestazioni".

Quali sarebbero i giocatori da te preferiti e diversi dal profilo di Felipe Anderson?

"Non lo nascondo, ma a me piace moltissimo Sudakov dello Shakhtar Donetsk. Però, come dicevo poc'anzi, io confido sempre nel lavoro della società e sono sicuro che sapranno prendere i giocatori giusti per il nuovo progetto".

Si ringrazia Michele Padovano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.