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Matteo Serafini: "Auguro all'Empoli di strappare un punto, Mandzukic è l'essenza del calcio. Buffon? Vi racconto quando gli segnai tre gol..."

25.02.2017 12:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Matteo Serafini: "Auguro all'Empoli di strappare un punto, Mandzukic è l'essenza del calcio. Buffon? Vi racconto quando gli segnai tre gol..."
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© foto di Jacopo Duranti/tuttolegapro.com

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'attuale bomber della Triestina Calcio ed ex calciatore dell'Empoli, Matteo Serafini, per parlare del match di domani sera e non solo:

Buon pomeriggio Matteo, volevo cominciare dalla tua avventura alla Triestina...

"E' un'esperienza positiva, la città ha voglia e ha fame di calcio. Mauro Milanese è l'amministratore unico e sta gestendo la situazione, sta cercando di fare del suo meglio per risollevare una piazza che manca da tantissimo tempo tra i professionisti e ci sono tutti i presupposti per poter far bene. Siamo la terza squadra in Serie D che ha fatto più punti, purtroppo c'è il Mestre nel nostro girone che ne ha vinte venti (ride ndr) e cercheremo di vender cara la pelle. Abbiamo lo scontro diretto in casa loro, ma ci sono ancora dieci partite".

Da ex azzurro che partita ti aspetti domani sera?

"E' una sfida sicuramente interessante, è egual modo importante per entrambe perchè la Juve deve continuare il suo cammino mentre l'Empoli ha bisogno di trovare qualche punto lontano da casa. Sarebbe importante, secondo me, un punto perchè permetterebbe di aumentare la distanza sulla zona calda".

L'Empoli sta avendo più tempo per preparare il match, visto che la Juve è tornata solo giovedì da Oporto. Può essere un vantaggio secondo la tua ottica da calciatore?

"I giocatori bianconeri sono abituati a giocare ogni tre giorni, senza dubbio può influire e l'Empoli cercherà di stare molto attento per sfruttare le poche occasioni che avrà. La Juve ha talmente tanti campioni in rosa che difficilmente si faranno sorprendere. Penso che l'Empoli dovrà andare allo Stadium con un po' di spavalderia per spaventare i campioni d'Italia".

Cosa mi puoi raccontare del tuo periodo trascorso in Toscana?

"E' stata un'avventura positiva. Era il mio secondo anno di Serie A dopo quello trascorso a Siena, ho trovato una squadra spavalda perchè era ricca di giovani - classico dell'Empoli - e questo non deve stupire perchè il presidente Corsi ha sempre attinto dal vivaio ottenendo dei bei risultati. C'era un'ottima organizzazione, avevo come compagni di squadra Almiron, Tavano, Vannucchi, Coda, Lodi, Bonetto, Lucchini, Raggi, un giovane Eder e tanti altri ancora".

Vorresti studiare un giocatore offensivo bianconero, chi scegli?

"Higuain fa dei movimenti da fuoriclasse, ha una capacità incredibile. La Juve possiede un parco attaccanti che si completa benissimo l'un con l'altro, nei momenti di difficoltà apprezzi sia le doti tecniche che quelle umane. Un esempio perfetto è Mandzukic, che pur di giocare ha cambiato ruolo sacrificandosi per il bene comune. E' l'essenza del calcio. Quando un attaccante fa quello che fa Mandzukic, significa che possiede davvero un'alta considerazione della squadra e dei suoi compagni. E questo, chi sta fuori, non lo capisce".

Per chi non se lo ricordasse, te sei stato il protagonista di quella famosa tripletta con cui il Brescia sconfisse la Juve nel 2007...

"La Juve si trovò in serie b per vicende extracalcistiche. L'anno prima i bianconeri erano una corazzata, prendemmo 4 gol ad Empoli e perdemmo 2-1 a Torino (doppietta di Cannavaro e gol di Almiron ndr). Quella di Mantova fu una giornata fantastica, giocavamo al 'Martelli' perchè ci avevano squalificato il campo. Pensa che ancora oggi vengo presentato come 'colui che fece tre gol a Buffon'. Tra l'altro, uno più bello dell'altro. Sono molto contento di quello che ho fatto nella mia carriera, quella è una giornata che rimarrà impressa a lungo". 

Che emozioni hai vissuto dopo che hai realizzato quella tripletta?

"Furono emozioni importanti, feci tre gol a Buffon in 45'. Pazzesco. Sono stato uno dei pochi a siglare una tripletta alla Juve, forse furono ventisei o ventisette a far lo stesso. E posso dire di esser stato l'unico a far tre gol a Buffon in un tempo. Gigi è mio coetaneo, lui continua ad andare avanti e a far record su record. E' un professionista esemplare, si merita tutto quello che sta vivendo. Fine partita? Conoscevo Chiellini dai tempi di Livorno, chiesi a Giorgio se potevamo scambiare la maglia a fine partita. Chiesi a lui se era possibile avere quella di Buffon, ma dopo che andò a chiedere mi rispose che aveva già dato via la maglietta. Mi ero ripromesso di chiedergliela la volta dopo che lo affrontavo, ma purtroppo non è mai più capitato".

Si ringraziano Matteo Serafini per la disponibilità e la Triestina Calcio per averci accordato il permesso di poter effettuare questa intervista.