DA ZERO A DIECI: DUE NUMERI UNO DA DIECI, ZERO COME LA BEFFA
La Juventus esce da Marassi sconfitta e lo fa nel modo peggiore, vale a dire con la beffa finale prendendo, gol al 94º su azione rocambolesca con la squadra messa male e la linea difensiva quasi schierata, con la voglia di e di attaccare subisce la rete degli avversari.
VOTO ZERO: all'azione del gol del Genoa, azione frutto di un errore difensivo abbastanza importante con Matri libero di mettere la palla al centro, palla che Antonini deve mettere solo nel sacco.
VOTO UNO alle parate di Buffon perché c'è una sola parata in tutta la gara, tiro da fuori alzato sopra la traversa. Anche questa volta la difesa ha retto bene, non ha concesso praticamente nulla ad eccezione di quella palla al minuto 94, il Genoa di Gasperini, ha badato solamente a interrompere il gioco a tirare la palla lunga sperando che qualcuno potesse prenderla.
VOTO DUE alla sfortuna che si personifica nei due pali, uno di Llorente e uno di Ogbonna,una sfortuna che bisogna andare a invertire e trasformarla in altro, andandosi a cercare la buona sorte perché la Dea bendata quando ti gira le spalle non lo fa mai a caso.
VOTO TRE come i fenomeni che la Juventus si è trovata di fronte nelle ultime tre trasferte, sono i tre portieri che l'hanno bloccata. Si parte da Consigli continuando con Roberto e adesso Perin francamente non vorremmo vedere anche il portiere dell'Empoli protagonista assoluto sabato prossimo.
VOTO QUATTRO alla cattiva gestione degli ultimi minuti, non c'è stata aggressività non c'è stato qualche cambio di passo-. La fase di recupero va gestita sicuramente in maniera diversa e anche Massimiliano Allegri dovrà pensare a qualcosa da fare quando le partite non si sbloccano perché aspettare la fine in questo modo sembra una lenta agonia e soprattutto si assiste a un finale già scritto e inesorabile.
VOTO CINQUE al centrocampo, Quello visto ieri non è stato niente di trascendentale Marchisio in versione ordinaria, Vidal poco lucido e confuso e infine Pogba non in versione da candidato pallone d'oro ma giocatore assolutamente normale. Proprio in quel reparto bisogna fare qualcosa di più si vogliono vincere certe partite.
VOTO SEI all'attacco. Dal sufficiente Llorente che ha lottato non ha fatto niente di trascendentale fino a Tevez che sta in una posizione ibrida che lo vede sempre al centro dell'azione ma troppo lontano dalla porta.
VOTO SETTE a Gasperini che replica la partita dell'anno scorso non ottenendo però tenendo lo stesso risultato a livello di gioco di occasioni, visto che l'anno passato i Grifoni ne avevano avute molte di più. Un Genoa che ha badato soprattutto a difendersi, che ha giocato per lo zero a zero trovando il muro Perin e poi la beffa con l'aiuto della dea bendata.
VOTO OTTO a Morata, perché è stato sicuramente il più positivo, ha cercato l'uno contro uno, è andato via l'uomo, ha creato occasioni unica pecca è che deve trovare anche lui la via del gol perché tende a centrare sempre il portiere e questo è sicuramente un fattore che non aiuta, crearsi le occasioni è fondamentale, segnarle, ugualmente importante.
VOTO NOVE come il numero di occasioni da goal avute dalla Juventus. Ieri sera 16 tiri totali tra cui due pali e cinque parate di Perin con altri due tiri pericolosissimi a lato di un soffio. Quando crei così tanto e non segni neanche una volta c'è un problema a questo punto mister Allegri dovrà fare dei ragionamenti e provare a trovare una soluzione. Una di queste potrebbe essere cercare di aumentare il peso offensivo perché occasioni più limpide potrebbero aiutare l'attacco, l'altra avvicinare alla porta Tevez che forse ha un raggio d'azione ampio e sviluppa un gioco troppo dispendioso, in ogni caso un rimedio va trovato.
VOTO DIECI a Perin che risponde alla grande a chi lo chiama l'erede di Buffon, trova la partita dell'anno e la parata su Morata a fine gara è da campionissimo. Un dieci meritato che va condiviso con Gianluigi Buffon che non festeggia al meglio la 500ª ma in ogni caso raggiunge un traguardo veramente importantissimo e per cui tifosi juventini dovranno dirgli solo grazie.
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