BONUCCI A MP: "Preferirei prenderne meno di schiaffi, quest'anno ne abbiamo presi già abbastanza. Puniti nell'orgoglio"

20.01.2017 17:13 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
BONUCCI A MP: "Preferirei prenderne meno di schiaffi, quest'anno ne abbiamo presi già abbastanza. Puniti nell'orgoglio"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Leonardo Bonucci dichiara a Mediaset: “La Lazio per dimenticare la Fiorentina? Dobbiamo sempre guardare avanti, dobbiamo trarre insegnamento degli errori passati e mettere in campo la mentalità che ha sempre contraddistinto la Juventus, i suoi giocatori e l'allenatore, perché quella di Firenze è stata una brutta versione. Abbiamo analizzato gli errori fatti, è mancata la mentalità, la spinta e l'energia che non devono mai mancare.  Alla Juve serve prendere degli schiaffi per poi reagire? Preferirei prenderne meno di schiaffi, quest'anno ne abbiamo presi già abbastanza e abbiamo anche perso un trofeo a Doha. Non dobbiamo perdere la voglia di sacrificarci e l'umiltà: dobbiamo essere sempre uniti e ragionare come squadra. Non sono solo Bonucci, Dybala e Higuain che risolvono le partite ma, alla Juventus, è la squadra che lo fa.  Squadra appagata? Inconsciamente ci può essere un senso di appagamento dopo delle strisce positive. Ma per come sono fatto io e per la storia di questa società niente di tutto ciò è permesso. Dobbiamo sempre scendere in campo per vincere, quest'anno abbiamo sbagliato diverse situazioni e ora vogliamo reagire e mantenere fino alla fine della stagione un alto livello di intensità mentale. Allegri utilizza il bastone o la carota? Credo che ci sia sempre bisogno di confrontarsi. Ogni singola persona ha il proprio carattere, io sono più per il bastone della carota ma a volte può essere sbagliato. Ci sono momenti in cui è giusto usare il bastone e altri in cui è meglio usare la carota. Il mister negli anni passati è stato bravo a mixare questa cosa e anche quest'anno in alcune situazioni e sono sicuro che da ora in avanti verrà fuori la vera Juventus. Meglio utilizzare un solo modulo o avere dei sistemi di gioco intercambiabili? Non lo so, questa domanda forse non avrà mai una risposta.

Ci sono squadre che vincono giocando sempre con lo stesso modulo con i giocatori che rendono al massimo solo così. Noi abbiamo la fortuna di avere giocatori che ci permettono di cambiare ma l'importante è essere undici nella fase difensiva e undici nella fase offensiva, al di là del sistema di gioco. La squadra deve essere squadra in tutte e due le fasi, solo così possiamo mettere in difficoltà gli avversari e fare paura. Il futuro di Evra? Credo che sia un grande uomo prima di essere un grande giocatore. Ha parlato con la società e con l'allenatore, si è chiarito e non sta a me capire il perché, sono affari loro. E' un professionista serio, arriva per primo all'allenamento ed è l'ultimo ad andarsene, si allena con i preparatori perché non è al top ma non vedo problemi. Poi se le strade tra lui e la Juve si dovessero separare credo che lui abbia dato tanto a questa squadra sia in campo che fuori. Io, ma credo anche la società, dirò sempre grazie a Patrice sia se rimarrà qui, sia se decidesse di andare via. In Coppa Italia voglia di rivincita contro il Milan? Sicuramente, nelle due precedenti partite ci abbiamo messo anche del nostro per regalare la vittoria al Milan. Siamo stati puniti nell'orgoglio e sono certo che la prossima settimana troveranno una Juventus diversa”.